"Avveleneremo i pozzi d'acqua": così l'angelo della morte minaccia Israele

Abu Azrael, miliziano iracheno del gruppo filo sciita Kata'ib Imam, ha lanciato un appello per l'attacco contro le riserve idriche sparse nel territorio israeliano

"Avveleneremo i pozzi d'acqua": così l'angelo della morte minaccia Israele
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Un elenco costituito da almeno dieci "target", con dentro i nomi di alcune località israeliane. Il tutto scritto come appendice a un appello, rivolto a tutti i combattenti, volto ad attaccare e avvelenare le principali riserve idriche di Israele. È questo il contenuto del tweet lanciato nelle scorse ore da Ayyub al-Faleh Rubaie, meglio noto col nome di battaglia Abu Azrael, letteralmente "angelo della morte". Fin da subito l'appello del miliziano iracheno filo sciita in favore di Hamas contro lo stato ebraico ha raccolto decine di condivisioni.

L'appello contro Israele apparso su X

"Guardate gli impianti di desalinizzazione dell'acqua nelle aree sioniste, la maggior parte dei quali provengono dall'esercito che uccide i bambini di Gaza": inizia così il tweet di Abu Azrael scritto su X e che in queste ore sta facendo parecchio discutere in Israele. Il suo riferimento è agli impianti poco dopo elencati nello stesso tweet e che, secondo l'esponente sciita iracheno di Kata'ib Imam, a breve verranno attaccati e avvelenati.

"Sentirete la notizia dell'acqua avvelenata in questi momenti per vendetta dei nostri fratelli palestinesi - prosegue infatti su X Abu Azrael, facendo presagire un'imminente azione - A Dio piacendo, questo dovere ci avvicinerà a Dio Onnipotente. Questi sono i nomi delle stazioni". Subito dopo c'è quindi il vero e proprio elenco stilato dallo stesso miliziano.

Gli impianti in questione, in particolare, sarebbero quelli di Edera, Palmachim, Sorek, Ashkelon, Haifa, Corazim, Kfar Haruv, Taberiye, Eliat e Daniyal. Diffile al momento dire se l'annuncio sia solo propagandistico oppure se annuncia realmente un piano volto a contaminare gli impianti idrici principali di Israele.

Le reazioni

Dal governo israeliano al momento non sono arrivati i commenti. Da quando l'8 ottobre scorso è stata ufficialmente approvata la dichiarazione di stato di guerra, tutti gli obiettivi sensibili del Paese risultano maggiormente presidiati. E gli impianti idrici e di desalinizzazione rientrano di diritto tra gli obiettivi da controllare.

Ma, per l'appunto, non è stata annunciata una maggiore mobilitazione attorno alle strutture in seguito all'appello di Abu Azrael. In primis, molto probabilmente occorre capire come mai è stato proprio il miliziano iracheno ad annunciare un possibile attacco contro gli impianti idrici.

Forse, è il pensiero di alcuni analisti israeliani, la milizia filo sciita e filo iraniana di Kata'ib Imam ha semplicemente voluto far capire di essere al fianco di Hamas e di Gaza. E di essere pronta, quando ci sarà l'occasione, a entrare in azione.

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