Raid ucraino su quattro basi russe. E Mosca: "Distrutto blindato italiani nel Kursk"

Il veicolo è stato colpito da un drone Lancet nelle vicinanze della zona di confine della regione di Kursk. Fonti ucraine: "Colpiti gli aeroporti di Voronezh, Kursk, Savasleyka e Borisoglebsk"

Raid ucraino su quattro basi russe. E Mosca: "Distrutto blindato italiani nel Kursk"
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L’offensiva ucraina nel territorio della Federazione continua, sotto i bombardamenti delle forze armate russe che tentano di riorganizzarsi e impedire ulteriori avanzate delle forze di Kiev. Il ministero della Difesa di Mosca ha rivendicato la distruzione di “un blindato di fabbricazione italiana Mls Shield nella zona di confine dell’oblast’ di Kursk”, senza fornire ulteriori precisazioni.

Il dicastero russo ha anche pubblicato un video, in cui viene mostrata l’esplosione di un mezzo su una strada circondata da quella che appare essere una musica paludosa. Secondo quanto riferito dal ministero, il veicolo è stato colpito da un drone Lancet ed era stato individuato prima dell’attacco dai ricognitori dell’unità Sever. "I Lancet continuano a incendiare i mezzi nemici nella zona di confine dell'oblast' di Kursk", si legge nella dichiarazione ufficiale del dicastero, che ha anche annunciato di aver distrutto un blindato canadese e di aver sequestrato “come trofeo” altri equipaggiamenti militari occidentali, come munizioni, sistemi di protezione e di comunicazione. Secondo quanto riferito a LaPresse da fonti del governo di Roma, il veicolo distrutto dall’esercito di Mosca “è un mezzo prodotto in Italia ma acquisito autonomamente dal governo ucraino e non inserito all’interno di nessun decreto di trasferimento di mezzi italiani”.

Il ministero della Difesa di Mosca ha anche diffuso un aggiornamento della situazione complessiva sul campo di battaglia, ripreso da Ria Novostoi. "Le azioni attive delle unità del gruppo di truppe Nord, gli attacchi dell'aviazione militare, dei veicoli aerei senza pilota e il fuoco dell'artiglieria hanno fermato i tentativi di sfondare di gruppi mobili nemici con veicoli corazzati nelle aree di Skrylevka, Levshinka, Semenovka, Alekseevskij, Kamyshny", è stato scritto nella nota. Secondo le cifre fornite dal Cremlino, dall’inizio della loro offensiva gli ucraini avrebbero perso 2.300 soldati, 37 carri armati, 32 veicoli corazzati, diciotto veicoli da combattimento di fanteria, 192 veicoli corazzati da combattimento, 88 veicoli, quattro sistemi di difesa aerea, due lanciatori MLRS e 15 cannoni di artiglieria da campo. Queste cifre non sono verificabili in modo indipendente, dato che l’operazione è ancora in pieno svolgimento e che dal fronte arrivano notizie contrastanti.

La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, inoltre, ha accusato “i neonazisti ucraini” di aver ricevuto “carta bianca data loro dai loro responsabili occidentali per compiere incursioni banditesche nelle regioni russe”. “Tutto ciò dimostra ancora una volta che gli abitanti dell'Ucraina sono materiale sacrificabile a buon mercato per l'Occidente e i suoi burattini di Kiev", ha aggiunto. “Essi non esitano a sacrificarli per raggiungere i loro obiettivi strettamente egoistici”.

Dal lato ucraino, invece, è arrivata la notiza del più grande attacco alle basi aree della Federazione da quando è iniziata la guerra. Secondo quanto riferito da Rbc-Ukraine, sono stati colpiti gli scali militari di Voronezh, Kursk, Savasleyka e Borisoglebsk. Il raid sarebbe stato portato a compimento grazie a droni a lungo raggio. "Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina continua a indebolire metodicamente la componente aerea della macchina militare russa. Sono gli aerei che continuano a dare al nemico la superiorità aerea, ma noi continueremo a tarpare le ali a questi 'uccelli'", ha dichiarato una fonte informata.

In rete continuano a trapelare video dei combattimenti. In uno di questi, si vede l'interno di un blindato ucraino colpito da un drone russo. I soldati all'iterno sono rimasti illesi e hanno abbandonato il mezzo, trovando riparo nella vegetazione vicina.

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