La Wagner torna nella Guardia nazionale russa: "Diventerà un'unità speciale"

Ex combattenti della compagnia militare stanno ricevendo offerte di contratti da parte della Rosgvardia, il corpo fedelissimo a Putin

La Wagner torna nella Guardia nazionale russa: "Diventerà un'unità speciale"
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A pochi mesi dalle elezioni presidenziali e con il bisogno di compensare le perdite subite al fronte, pare che il Cremlino abbia iniziato a reclutare ex membri della compagnia Wagner all’interno delle forze armate, in modo da evitare un’altra impopolare mobilitazione. Il New York Times ha riportato le affermazioni di quattro detenuti ex combattenti della Pmc, che avrebbero ricevuto proposte di contratti militari. In particolare, il corpo più interessato agli ex mercenari sembra essere la Rosgvardia. “La Wagner sta ufficialmente diventando un’unità della Rosgvardia. Struttura, comandanti e metodi di lavoro rimarranno gli stessi”, è uno dei messaggi ricevuti da veterani che hanno militato sotto il vessillo dell’Orchestra, alcuni dei quali si sono già uniti alle unità speciali Akhmat cecene.

La guardia nazionale della Federazione russa, creata nel 2016 per svolgere compiti di sicurezza interna, ha acquisito una maggior importanza dallo scoppio del conflitto con Kiev. Le sue truppe hanno attraversato il confine assieme all’esercito regolare e hanno contribuito all’occupazione dei territori ucraini. Alla guida di questa forza, che conta complessivamente circa 340mila soldati, vi è un’ex guardia del corpo del presidente Vladimir Putin: Victor Zolotov, uno degli uomini che ha maggiormente beneficiato dalla caduta in disgrazia e dalla successiva morte del fondatore del gruppo Wagner Evgenij Prigozhin (agosto 2023).

Viktor Zolotov
Viktor Zolotov, direttore della Rosgvardia

Già dopo la fallita “marcia su Mosca” della compagnia militare privata nel giugno 2023, infatti, la Rosgvardia ha annunciato che avrebbe ricevuto per la prima volta armi pesanti, le stesse che il Cremlino aveva fornito ai mercenari prima del loro ammutinamento. Una decisione, questa, molto probabilmente legata alla volontà di potenziare una fazione leale al presidente, l’unico a cui la Guardia deve rispondere, vista anche la poca resistenza che l’esercito ha opposto all’avanzata dei combattenti della Wagner verso la capitale.

Le forze armate regolari, però, non sono rimaste inermi di fronte a questo possibile flusso di combattenti esperti verso la Guardia. Vista la rivalità tra le due formazioni, sapientemente alimentata da Putin, il ministero della Difesa ha indicato in un documento ufficiale gli ex-Wagner come un “gruppo di interesse” per campagne di reclutamento.

Poco dopo la morte di Prigozhin, inoltre, il presidente della Federazione ha incontrato uno dei comandanti più alti in grado del gruppo ancora in vita, con cui ha discusso della creazione di “unità di volontari” all’interno dell’esercito russo composte dai veterani delle dure battaglie sul fronte del Donetsk.

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