Mentre tutto Israele festeggia la liberazione dei quattro giovani detenuti da Hamas dal 7 ottobre scorso, in seguito a un blitz delle Idf, emergono nuovi dettagli sull'operazione che li ha liberati. I quattro ostaggi nella Striscia di Gaza erano prigionieri nel campo profughi di Nuseirat, nel centro del territorio palestinese.
Che qualcosa si stesse muovendo nell'area era chiaro sin da questa mattina, a giudicare dal dispiegamento di forze. Secondo i rapporti provenienti dai media arabi, le Idf sarebbero giunte dall'asse di Salah al-Din, attraversando Wadi Gaza attraverso la strada principale di Nuseirat. Il blitz è stato un mix di bombardamenti di artiglieria pesante e bombardamenti minori sulla città. Carri armati, poi, sarebbero avanzati a nord di Burij verso Nuseirat, mentre la città sarebbe stata bombardata anche dal mare.
Nuseirat, dal nome di una tribù beduina locale, prima della guerra accoglieva più di 80mila rifugiati palestinesi registrati presso l'Unrwa. Come nel caso degli altri campi profughi, anche nel campo di Nuseirat la disponibilità e la qualità dell'acqua sono motivo di preoccupazione. Prima del conflitto vi erano diciassette installazioni dell'agenzia Onu per i rifuigiati, quindici edifici che ospitano complessivamente ventisei scuole, un centro di distribuzione alimentare condiviso con il campo profughi di Bureij, due centri sanitari, due uffici di soccorso e servizi sociali di zona, un ufficio di manutenzione e sanificazione.
Già prima della guerra il campo, che come tutti gli altri soffre di un altissimo tasso di disoccupazione della popolazione, affrontava problemi di interruzioni dell'energia elettrica, limiti alla pesca imposti da Israele, alta densità di popolazione, mancanza di materiali da costruzione. Il sovraffollamento e la mancanza di spazio vitale caratterizzano il campo di Nuseirat. I rifugi sono costruiti uno accanto all'altro e vi è una generale mancanza di spazi ricreativi e sociali. In molti casi, i residenti hanno dovuto aggiungere traballanti e insicuri piani extra ai loro rifugi per accogliere le loro famiglie.
Nuseirat è al centro dellaa cronaca negli ultimi giorni, per via dei massicci attacchi di Israele nell'area, considerata rifugio dei terroristi di Hamas.
Il sindaco di Nuseirat, Iyad Al-Maghari, è stato ucciso giovedì insieme ad altre quattro persone in un attacco contro un edificio comunale, poche ore dopo che gli aerei da guerra israeliani avevano ucciso almeno 40 persone, la maggior parte delle quali in una scuola gestita dall'Unrwa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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