I punti chiave
Un grande incendio è divampato in un edificio utilizzato dal servizio di intelligence interna russa (Fsb) a Rostov, nel sud della Russia, in una regione confinante con l’Ucraina. I servizi d’emergenza, secondo i quali le fiamme si sarebbero sprigionate in seguito ad un’esplosione, parlano di morto e due feriti. La struttura apparteneva alla sezione dell’Fsb incaricata di pattugliare il confine. Sui social sono subito diventati virali i filmati che mostrano alte fiamme avvolgere parti della costruzione, oltre a colonne di fumo che risultavano visibili in tutta la città. Ancora nebbia fitta sulle dinamiche che hanno portato all’esplosione e quindi all’incendio.
L’incendio nella sede dell’Fsb
Gli abitanti di Rostov hanno spiegato di aver sentito "una forte esplosione" prima che l'edificio dell’Fsb – il servizio di sicurezza interna della Russia responsabile del controspionaggio, della sicurezza delle frontiere e dell'antiterrorismo – andasse in fiamme. Testimoni oculari hanno affermato che l’incendio si è innescato a causa dell’esplosione di alcune munizioni presenti in un magazzino, ha scritto il quotidiano russo Kommersant.
"L'esplosione è stata molto forte, non uno schiocco. Abbiamo sentito un'esplosione, conoscenti che vivono più vicino al luogo dell'incendio affermano che ce ne sono state due, ma chiaramente ne abbiamo sentita solo una", ha dichiarato un cittadino che vive vicino al luogo del misfatto al notiziario russo 161.ru.
"L'edificio è appena esploso proprio davanti ai miei occhi. Tutte le finestre sono volate via, l'esplosione è stata così potente", ha invece affermato un altro testimone. Dalle prime indiscrezioni pare che le munizioni siano esplose a intervalli regolari di circa 5-10 secondi.
L’agenzia russa Ria Novosti ha fatto sapere che le autorità locali hanno dichiarato di aver inviato servizi di emergenza nell'area, che nel frattempo è stata transennata.
Esplosioni e fiamme
I servizi di emergenza hanno spiegato che l'incendio si era esteso fino a coprire 880 metri quadrati di terreno: "Nel territorio del dipartimento di frontiera dell'Fsb è scoppiato un incendio al secondo piano di un edificio in mattoni a due piani su un'area di 880 metri quadrati. All'incendio è stato assegnato il secondo numero di complessità".
Gli agenti dell'Fsb hanno cercato, senza particolare successo a giudicare dalle immagini già diffuse, di interrompere le riprese di quanto avvenuto a Rosotv.
La Russia teme che questo episodio possa essere collegato ad una ipotetica ondata di esplosioni e incendi causata dal sabotaggio di persone contrarie all’operazione militare promossa da Vladimir Putin in Ucraina.
I timori di Mosca
Il mese scorso il capo dell'intelligence ucraina, il maggiore generale Kyrylo Budanov, spiegava a Forbes che la Russia stava assistendo a molte esplosioni e incendi. "Molti di questi episodi non sono un caso. Qualcosa è costantemente in fiamme in Russia. I dispositivi di segnalazione sulle ferrovie si illuminano più volte al giorno, su varie autostrade costantemente per due o tre ore, a volte per cinque o sei ore, il traffico viene sospeso", proseguiva Budanov, lasciando aperta ogni possibilità
Dal canto loro, le autorità di Rostov hanno sottolineato che la causa dell'incendio era un guasto al cablaggio dell’edificio. Questa è una spiegazione comune, quasi di routine, nei casi di grandi e recenti incendi scoppiati in Russia.
In questo caso è stato specificato che il fuoco
si sarebbe esteso a dieci giganteschi serbatoi di carburante. Eppure, secondo quanto riferito, i vigili del fuoco avrebbero chiesto "mezzi di protezione corazzata" a causa di nuove esplosioni.Building of the Border Service of the Russian FSB in Rostov-on-Don is on fire. pic.twitter.com/VsRHjfRttZ
— Clash Report (@clashreport) March 16, 2023
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