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"Esche umane contro droni": la rivelazione sui nordcoreani che combattono in Ucraina

Nel presunto diario di uno dei soldati nordcoreani morti a Kursk ci sono schemi, appunti e frasi che aiutano a capire quali tattiche utilizzano i militari arrivati da Pyongyang per difendersi dai droni di Kiev

"Esche umane contro droni": la rivelazione sui nordcoreani che combattono in Ucraina
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Le loro facce hanno ormai fatto il giro del mondo. Le foto dei due soldati nordcoreani catturati dalle forze ucraine sono state condivise da Volodymyr Zelensky, con tanto di spiegazioni e indiscrezioni sul loro ruolo al fianco delle truppe russe. Uno dei militari, per esempio, ha dichiarato durante l'interrogatorio di essere convinto di andare ad un addestramento e non in guerra. In ogni caso, nei giorni scorsi gli ucraini sono riusciti a recuperare diari appartenenti ad altri nordcoreani presumibilmente morti sul campo. Incrociando il tutto, ovvero le testimonianze degli ultimi prigionieri e il contenuto dei taccuini rinvenuti, gli 007 di Kiev stanno cercando di capire la strategia adottata sul fronte di Kursk dagli uomini di Kim Jong Un.

Il diario e la strategia dei militari nordcoreani

Può essere utile dare un'occhiata al taccuino di Jong Kyong Hong, un fantomatico soldato nordcoreano morto a 27 anni in quel di Kursk, l'epicentro degli scontri tra russi e ucraini. Nel suo presunto diario, ritrovato sul campo di battaglia, ci sono schemi, appunti e frasi che aiutano a capire quali tattiche utilizzano i militari arrivati da Pyongyang per difendersi dai droni di Kiev. In una delle pagine della sua agenda, Jong avrebbe (il condizionale è d'obbligo) descritto la strategia adottata per proteggersi dagli Uav nemici: un soldato fungerebbe da esca e dovrebbe mantenere una distanza di circa 7 metri dal drone, mentre altri militari, sotto il fuoco dell'artiglieria, dovrebbero correre verso un luogo già colpito in precedenza e abbattere il velivolo senza pilota.

Jong ha elencato nel diario anche alcuni principi ideologici del suo Paese. Ha scritto di essere cresciuto nel "benevolo abbraccio" del Partito dei Lavoratori al potere in Corea del Nord, che la sua missione di soldato è proteggere Kim, e di aver bisogno di espiare non meglio specificati peccati del passato. In un'altra annotazione, il militare nordcoreano ha scritto le parole di un discorso che Kim Jong Un aveva tenuto ai comandanti di battaglione lo scorso novembre a Pyongyang. Secondo gli esperti, il discorso potrebbe essere stato trasmesso alle truppe di prima linea dai comandanti nordcoreani. In generale, "le lettere che esprimono la propria fedeltà al governo nordcoreano sono un tentativo di lasciare un'eredità che permetta di essere glorificati in caso di morte in battaglia", ha dichiarato Ryu Seong Hyeon, un ex soldato nordcoreano che ha disertato nel 2019.

Il Wall Street Journal ha scritto che, nelle prime settimane di combattimento, i soldati nordcoreani sarebbero stati impiegati in modo sconsiderato. Il contingente asiatico ha infatti attraversato campi aperti a piedi e senza veicoli blindati o artiglieria di supporto, con uniformi scure mimetiche ben visibili sulla neve bianca. Il loro addestramento e la loro integrazione con le forze russe sarebbero altresì apparsi inadeguati, ha proseguito il quotidiano statunitense.

Esperienza sul campo

Appare tuttavia impossibile avere un quadro esatto di come si starebbero comportando i nordcoreani sul fronte ucraino. In primis perché sono emersi diversi punti di vista in merito al loro operato. Un soldato ucraino che li ha visti in battaglia li ha descritti all'Associated Press come disciplinati e molto metodici, e ha riferito che sarebbero più professionali delle loro controparti russe. "Per la prima volta da decenni, l'esercito nordcoreano sta acquisendo una vera esperienza militare", ha aggiunto Andrii Yusov, portavoce dell'agenzia di intelligence militare ucraina.

I primi passi falsi dei nordcoreani sarebbero stati causati in gran parte dall'inesperienza (un esempio? Il muoversi in grandi gruppi in terreno aperto rendendoli facili bersagli per i droni e gli attacchi di artiglieria). Secondo un rapporto dell'unità militare ucraina, tuttavia i soldati di Kim avrebbero presto imparato a muoversi in colonne in fila indiana nella in gruppi di tre, con 3-5 metri di distanza l'uno dall'altro.

Durante le operazioni notturne, i loro movimenti erano inoltre rapidi e le unità si orientavano utilizzando torce rosse lungo i percorsi. "Sono veloci, ben preparati fisicamente e agiscono con rigore", ha spiegato la fonte ucraina. Chissà se i due prigionieri racconteranno qualcosa in più in merito alla loro preparazione.

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