"È in fiamme, combattiamo casa per casa". Cosa sta accadendo a Vovchansk

A Vovchansk si combatte casa per casa. La città, simbolo della controffensiva ucraina di due anni fa, ora è la cartina al tornasole all'interno della battaglia per Kharkiv

"È in fiamme, combattiamo casa per casa". Cosa sta accadendo a Vovchansk

In quel di Kharkiv le forze ucraine non hanno nemmeno il tempo di rifiatare. Mosca continua ad ammassare le sue truppe nell'area di Strilecha-Liptsi e nella zona di Vovchansk, nella regione di Kharkiv, dislocando reggimenti e brigate supplementari da altre aree e campi di addestramento. Sebbene queste forze siano attualmente insufficienti per un'offensiva su larga scala e per uno sfondamento delle difese di Kiev, qui ormai si combatte casa per casa. È quanto assicura il capo dell'esercito ucraino Oleksandr Syrsky in un post su Facebook. "La creazione di una riserva di munizioni ha inoltre garantito un'efficace sconfitta del nemico e ridotto le sue capacità offensive", ha aggiunto, "per questo il nemico è passato alla tattica di colpire le nostre posizioni con il fuoco dell'artiglieria e i colpi dei sistemi di difesa aerea".

La battaglia per Vovchansk

Vovchansk è una piccola città ucraina a sole 3 miglia dal confine con la Russia. Segnata da terreni agricoli e fabbriche dell'era sovietica, è stata attraversata dalla memoria di invasioni e occupazioni di altri tempi. Come durante la Seconda guerra mondiale, quando fu occupata dalle forze naziste per più di un anno. In questa nuova fase, mentre l'esercito russo è riuscito a spostare l'offensiva a suo favore, la città torna al centro della più decisiva delle battaglie.

Cosa sta accadendo a Vovchansk

Syrskyj ha visitato oggi le truppe schierate nella regione di Kharkiv. Il comandante ha osservato che l'esercito russo ha scelto di modificare la tattica in questa direzione, aumentando l'uso di artiglieria e di bombe guidate. Da qui l'importanza di sottolineare quanto in queste condizioni sono di fondamentale importanza la distruzione fisica degli aerei che trasportano le bombe, dei droni da ricognizione, dei mezzi elettronici di difesa delle truppe russe. Il comandante ha aggiunto che l'Esercito ucraino sta modernizzando i sistemi di controllo di difesa aerea in combinazione con armi da fuoco e sistemi elettronici di difesa. Le truppe ucraine sono state anche rafforzate con l'arrivo di nuove rotazioni di militari e forniture di munizioni. Ma il grande dibattito sulla possibilità di attaccare i russi in casa nel frattempo si fa più feroce che mai. "Inoltre, ho ascoltato ogni comandante sulla prontezza all'azione attiva, ho preso delle decisioni su questioni problematiche, ho controllato il lavoro pratico del comandante del battaglione per distruggere la posizione degli attacchi di fuoco del nemico", ha aggiunto il comandante in capo.

La battaglia per Vovchansk si sta trasformando in una nuova resistenza simbolica dell'Ucraina, all'interno della più generale battaglia per Kharkiv. Ad essere protagonisti della difesa di città, gli agenti di Polizia nazionale, che in queste ore condividono le foto dei loro scontri con i russi. Si tratta dell'eroica brigata Lyut che in questo momento tenta di salvare la città, uscita indenne da primi assalti dei russi, due anni fa, dopo essere stata liberata dalla resistenza ucraina. I Russi impiegarono molto per prendere la città ma alla fine finirono logorati da un numero insufficiente di truppe, da un comando disorganizzato e dalla mancanza di potenza aerea e di artiglieria. Così quando l'Ucraina lanciò una controffensiva a sorpresa, a Mosca non restò che ritirarsi.

Vovchansk: l'operazione di "aggiustamento" russa

Gli uomini coinvolti nei combattimenti sottolineano continuamente che la battaglia per la città non si ferma neanche minuto. Dall'altra parte, le forze di Mosca vogliono prendere il controllo della città tentando di insediarsi negli edifici, pubblici e privati, ma la brigata in questione-insieme al reggimento d'assalto Tsunami della polizia nazionale- glielo impedisce portando via fisicamente, uno a a uno i combattenti nemici dai singoli edifici. Si va casa per casa, si contro e si fa fuoco in ogni stanza per "bonificarla". Nel mezzo, i cittadini terrorizzati. Molti sono in fuga ma tanti altri si rifiutano di abbandonare le proprie case.

Nel caos degli ultimi mesi si è presentata la finestra di opportunità che Mosca ha sfruttato per lanciare la sua attuale offensiva. I combattimenti tornano nelle strade di Vovchansk, mentre i comandanti ucraini parlano di "unità spostate in posizioni più vantaggiose" come conseguenza del fuoco amico delle azioni d'assalto. Ma tutti sanno bene, dall'una e dall'altra parte del fronte, che l'incursione della Russia qui è ciò che in gergo militare si chiama "operazione di aggiustamento", ovvero una maniera per vincolare le forze in un'area di combattimento per creare vantaggio altrove. La priorità immediata di Vladimir Putin, infatti, resta la cattura dell'intera regione del Donbass.

Se Vovchansk cadesse, l'artiglieria russa si troverebbe nuovamente a portata di fuoco in quel di Kharkiv. E dunque quella che è l'operazione per rendere la seconda città più grande dell'Ucraina inabitabile e vassalla, diventerebbe nuovamente possibile.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica