La continua presenza in Africa non è priva di pericoli per i mercenari russi del gruppo Wagner. Un loro convoglio, appartenente alla 13esima brigata d'assalto, è stato attaccato da ribelli tuareg ed estremisti islamici vicino al confine tra Mali e Algeria. Stando a quanto riferito da un ex ufficiale della compagnia su Telegram, più di 80 russi sarebbero morti, una quindicina sarebbero stati catturati e, stando a una foto circolata su Internet, sarebbe stato abbattuto anche un elicottero Mi-24, schiantatosi in prossimità della città di Kidal. Secondo fonti locali, inoltre, miliziani del Gruppo di Sostegno all'Islam e ai musulmani (Jnim) affiliato ad Al Qaeda avrebbero ucciso o preso prigionieri i contractor fuggiti nel deserto.
Tra le vittime, vi sarebbe anche uno degli amministratori del canale Grey Zone, ritenuto il più vicino al gruppo Wagner. Nello scontro, durato due giorni, è stata coinvolta un’unità dell’esercito del Mali, le cui perdite ammonterebbero a due morte e una decina di feriti. I ribelli tuareg, appartenenti al movimento Permanent Strategic Framework for Peace, Security and Development (Csp-Psp), hanno affermato di aver anche catturato un mercenario russo. Il canale Telegram War Gonzo, uno dei più importanti tra i cosiddetti military bloggers, ha invece riferito che “alcuni sono stati catturati”. La notizia è stata riportata da diversi media, tra cui Reuters che ha sottolineato come non sia stato possibile verificare in modo indipendente tutte le informazioni filtrate su Internet.
Su internet sono circolati alcuni video ripresi dopo i combattimenti. In uno di questi, si possono vedere i tuareg aggirarsi in mezzo a una distesa di cadaveri e recuperare le armi, gli scarponi e altri oggetti dai mercenari morti. In un altro, vengono inquadrati due prigionieri, un membro della Wagner e due soldati dell’esercito del Mali. Un terzo filmato mostra un paio di MRAP (veicoli anti-imboscata resistenti alle mine) utilizzati dal convoglio e catturati dai ribelli.
La compagnia Wagner è presente in Mali dal dicembre del 2021 e si è stabilita in una base vicina all’aeroporto internazionale Modibo Keita. Nell’autunno dell’anno successivo, immagini satellitari hanno rilevato che la struttura era stata notevolmente espansa e, all’inizio del 2023, nel Paese africano vi erano circa 2mila mercenari. Nel febbraio del 2024, il contingente è stato dimezzato. Secondo diverse fonti, la decisione è stata presa a causa del supporto ridotto concesso al gruppo dal ministero della Difesa russo.
Il governo di Bamako ha permesso ai contractor russi di insediarsi nel suo territorio dopo il ritiro delle forze francesi, impegnate per dieci anni nell’assistere l'esercito del Mali in operazioni di contro-insurrezione contro fazioni estremiste islamiche. I mercenari della Federazione hanno assistito il Paese africano sia contro i gruppi terroristici, sia contro i ribelli che controllano parte delle regioni settentrionali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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