Trovato il cadavere di un ostaggio vicino all'ospedale al-Shifa | La diretta

Giorno numero 41. Le Idf hanno trovato foto e video degli ostaggi israeliani durante le operazioni nell'ospedale al-Shifa di Gaza. Israele dice no alla bozza di risoluzione adottata dal Consiglio di sicurezza Onu. Le ultime notizie

Trovato il cadavere di un ostaggio vicino all'ospedale al-Shifa | La diretta
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Nel 41esimo giorno di guerra in Medio Oriente, Israele continua le sue operazioni nell'ospedale al-Shifa di Gaza, sotto assedio da giorni. Trovate armi ma non ostaggi di Hamas. Dall'inizio della guerra, diciotto ospedali della Striscia sono stati chiusi ed evacuati, lo scrive l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto. Altra fumata nera nelle trattative con Hamas per il rilascio di almeno una parte dei 239 ostaggi rapiti il 7 ottobre. In serata è prevista una riunione del gabinetto di guerra in Israele. Intanto cresce la rabbia e, per la prima volta dall'attentato terroristico, il leader dell'opposizione Yair Lapid ha chiesto la destituzione di Benyamin Netanyahu per sostituirlo con un'altra figura interna al Likud, senza andare subito a nuove elezioni nazionali. L'esercito israeliano ha annunciato la morte di altri due soldati uccisi durate i combattimenti nella Striscia di Gaza. Il totale - secondo la stessa fonte - è ora di 50 dall'inizio dell'operazione di terra nell'exclave palestinese.

Raid israeliano a Jenin (Cisgiordania)

Secondo quanto riferisce Al Jazeera le forze israeliane starebbero portando avanti un "grande raid" in Cisgiordania, a Jenin. A dirlo è il vicegovernatore di Jenin, Kamal Abu al-Roub, secondo cui le forze israeliane "hanno preso d’assalto il campo con dozzine di veicoli, inclusi enormi bulldozer". Alcuni testimoni riferiscono che i veicoli israeliani avrebbero circondato il campo.

Trovato cadavere di un ostaggio vicino all'Al-Shifa

Le forze armate israeliane hanno riferito di aver rinvenuto il corpo di uno degli ostaggi in un edificio vicino all'ospedale al-Shifa a Gaza. Si tratta di Yehudit Weiss, presa prigioniera da Hamas nel kibbutz Be'eri il 7 ottobre e portata nella Striscia. Il marito, Shmulik Weiss, era stato trovato assassinato nel rifugio della casa. La famiglia è stata informata ma, per il momento, non sono stati diffusi dettagli su cause o data del decesso.

Gallant: "Ripulita parte ovest di Gaza City"

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato che la parte ovest di Gaza City è stata completamente conquistata e ripulita da ogni presenza di Hamas. "La nuova fase è iniziata", ha commentato durante una visita al centro di comando della 136esima divisione. "L'operazione continua ed è condotta in maniera precisa, selettiva e molto determinata".

Mezzaluna Rossa: "Israele assedia ospedale Al-Ahli Arab"

La Mezzaluna Rossa palestinese ha scritto su Facebook che l'esercito israeliano sta assediando l'ospedale Al-Ahli Arab con i carri armati, specificando che il personale sanitario non può muoversi e curare i feriti.

Idf: foto e video ostaggi in pc trovati in Shifa

Il portavoce militare dell'Idf, Jonathan Conricus, ha detto che foto e video degli ostaggi sono state trovati sui computer portatili rinvenuti all'interno dell'ospedale al-Shifa. "Abbiamo scoperto molti computer e altre apparecchiature che potrebbero davvero far luce sulla situazione attuale, si spera anche per quanto riguarda gli ostaggi", ha detto il portavoce alla troupe televisiva della Bbc che è entrata nell'ospedale insieme a lui. L'emittente britannica ha tuttavia precisato di non aver potuto vedere le immagini contenute nei portatili.

Un giornalista che si trova dentro la struttura ha riferito alla Bbc che "ci sono soldati ovunque e spari in tutte le direzioni". Secondo il racconto dell'uomo, i soldati israeliani hanno distrutto la parte meridionale del muro dell'ospedale e decine di automobili. La Bbc chiarisce di non essere in grado di verificare in modo indipendente.

Colpita la casa del leader politico di Hamas

L'esercito israeliano ha annunciato di aver attaccato la casa del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nel Nord di Gaza. Secondo la dichiarazione dell'esercito, la casa era disabitata e veniva utilizzata come base terroristica. Le Idf hanno localizzato e distrutto una scorta di armi delle forze navali di Hamas, compresa attrezzatura subacquea e ordigni esplosivi.

Preso il porto di Gaza usato da Hamas

I soldati israeliani hanno preso il controllo del porto di Gaza, "mascherato da porto civile" e usato da Hamas "come area per addestramento e conduzione di attacchi terroristici, il tutto utilizzando navi civili e della polizia portuale di Gaza". Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui truppe della 118/a Brigata corazzata e dell'unità d'elite Flotilla 13 hanno "scoperto 10 imbocchi di tunnel e distrutto 4 strutture usate per il terrorismo, uccidendo 10 terroristi".

Aeronautica israeliana: "Colpiti migliaia di terroristi"

Il comandante dell'aeronautica israeliana Tomer Bar ha affermato che "abbiamo colpito migliaia di membri operativi di Hamas sopra e sotto terra". L'ufficiale, inoltre, ha dichiarato che le Idf sono "sono preparate con piani operativi" per affrontare anche gli Hezbollah a nord e ha sottolineato la forte cooperazione tra forze di terra e aeree. "Qualsiasi nostra forza di terra che incontra un nemico a terra è supportata da aerei da combattimento, che lo attaccano e lo distruggono. La separazione semplicistica e storica di terra e aria è una cosa del passato".

Scontri al confine nord

Gli Hezbollah hanno risposto ai ripetuti bombardamenti israeliani nel sud del Libano sparando su postazioni militari israeliane lungo la linea del fronte tra i due Paesi. Il movimento filo-iraniano ha preso di mira le postazioni israeliane di Dvoranit, Metulla, Yiftah, Misgav Am, Bayyad, Malkiya e Dovev.

Trattativa ostaggi, in serata gabinetto di guerra

Durante la giornata si sono registrati passi avanti nella trattativa per la liberazione degli ostaggi. Come rende noto il Times of Israel, il gabinetto di guerra israeliano si riunirà questa sera alle 20.30 locali. Hamas avrebbe acconsentito in linea di principio ad accogliere la proposta del rilascio di almeno 50 donne e bambini tra i 240 stranieri e ostaggi israeliani. In cambio, Israele accetterebbe una pausa dai tre ai cinque giorni nei combattimenti, un aumento degli aiuti umanitari a Gaza e il rilascio di un numero imprecisato di donne e bambini detenuti nelle carceri israeliane. L'ufficio del primo ministro Netanyahu e altri membri del suo gabinetto di guerra si sono rifiutati di commentare la notizia di un potenziale accordo sugli ostaggi.

Il presidente americano Joe Biden, oggi a colloquio con il leader cinese Xi Jinping, si è detto "leggermente fiducioso" sulla possibilità di raggiungere un accordo per la liberazione dei circa 240 ostaggi portati da Israele nella Striscia di Gaza, sottolineando che "abbiamo ottenuto una grande collaborazione da parte del Qatar", importante mediatore nella regione del Medio Oriente.

Gaza, armi nascosti in letto e passeggino di un bambino

Durante un raid effettuato nell'abitazione di un terrorista a Beit Hanun, sono stati rivenuti dei razzi all'interno del letto di un bambino. Lo afferma il portavoce militare israeliano, secondo cui dietro a una porta con la scritta 'Baby Girl', c'era un lettino sotto al quale erano celati gli armamenti di Hamas. Il portavoce ha riferito inoltre della registrazione di una telefonata fra due membri della Jihad islamica in cui essi affermano di aver spostato armi utilizzando il passeggino di un bambino.

Israele contesta la risoluzione Onu

Con dodici voti a favore e tre astenuti - Russia, Regno Unito e Stati Uniti - il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione presentata da Malta in cui si chiedono "pause umanitarie estese" nella Striscia di Gaza. In una nota, il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato di respingere la risoluzione perché "non c'è spazio per pause umanitarie fino a quando 239 ostaggi sono ancora nelle mani dei terroristi di Hamas". Secondo l'ambasciatrice Usa alle Nazioni Unite, Linda Thomas Greenfield, nella risoluzione "non c'è una condanna di Hamas" ed è "deplorevole che il Consiglio continui a ignorare e si rifiuti di condannare o anche solo menzionare il massacro compiuto il 7 ottobre".

Borrell in Israele: "Un orrore non giustifica un altro". Sanchez: "Risposta sproporzionata"

"Dobbiamo fare in modo che quello che è accaduto il 7 ottobre non accada mai più. Hamas dev'essere sconfitta ma non rappresenta il popolo palestinese. Un orrore non giustifica un altro". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa con il ministro degli Esteri israelino, Eli Cohen, durante la visita di un kibbutz in Israele. "Capisco le vostre paure e il vostro dolore, ma lasciate che vi chieda di non lasciarvi consumare dalla rabbia". Borrell ha poi lanciato un appello per "il rilascio immediato e incondizionato" degli ostaggi in mano ad Hamas.

Secondo il premier spagnolo, Pedro Sanchez, la riposta di Benjamin Netanyahu all'attentato terroristico di Hamas del 7 ottobre si sta dimostrando sproporzionata e sbagliata. "La sua strategia non sta garantendo la sicurezza del popolo israeliano, ma al contrario ne sta aggravando il senso di insicurezza", ha dichiarato Sanchez nel dibattito parlamentare che precede il voto di fiducia per il suo nuovo governo. In Aula, diversi esponenti dei partiti di sinistra hanno esibito spille e sciarpe palestinesi.

Herzog: "Israele non lascerà un vuoto a Gaza"

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, in un'intervista al Financial Times ha affermato che Israele deve mantenere nel futuro una solida forza per impedire ad Hamas di riaffermarsi nella Striscia. "Se ci ritiriamo chi prenderà il comando? Non possiamo lasciare il vuoto. Dobbiamo pensare a quale sarà il meccanismo", ha spiegato Herzog. "Ma nessuno trasformerà di nuovo Gaza in una base terroristica".

Interrotti tutti i servizi di telecomunicazioni a Gaza

Tutti i servizi di telecomunicazione nella Striscia di Gaza sono stati interrotti a causa dell'esaurimento di tutte le fonti di energia che sostenevano la rete. Lo hanno dichiarato le principali società di telecomunicazioni di Gaza, Paltel e Jawwal, in un comunicato. "I principali data center e switch nella Striscia di Gaza stanno gradualmente chiudendo a causa dell'esaurimento del combustibile" necessario per alimentare la rete, hanno riferito le due società, sottolineando che tutti i generatori che alimentano la rete a Gaza si sono fermati e che ora si può fare affidamento solo sulle batterie.

Agguato in Cisgiordania, otto feriti

Tre uomini a bordo di un'auto hanno aperto il fuoco vicino a un posto di blocco a Betlemme ferendo otto persone. I tre, originari di Hebron in Cisgiordania, sono stati fermati e uccisi dagli agenti israeliani. Nella loro auto trovati centinaia di proiettili e diversi caricatori. Secondo il capo della polizia, gli attentatori intendevano probabilmente raggiungere Gerusalemme per compiere una strage. Tre feriti sono stati trasferiti in un centro medico: uno di loro, hanno fatto sapere i servizi di emergenza, è in condizioni critiche. Gli altri dovrebbero essere coscienti. La polizia ha fatto confluire rinforzi nella zona, temendo nuovi attentati. Uno dei soldati israeliani feriti nella sparatoria, il 20enne Avraham Fetena, è morto in ospedale. L'attacco è stato rivendicato da Hamas.

Attacco alla sinagoga in Armenia: "Ebrei complici dei crimini turchi"

La sinagoga della capitale armena Yerevan è stata data alle fiamme da un gruppo che si fa chiamare Esercito Segreto Armeno per la Liberazione dell'Armenia.

Questi hanno incolpato la comunità ebraica per i legami israeliani con il vicino Azerbaigian, affermando che "gli ebrei sono i nemici della nazione armena, i complici dei crimini turchi e del sanguinario regime di Aliyev contro la Repubblica di Armenia", un riferimento al presidente azero Ilham Aliyev. Il gruppo si è anche preso il merito di aver affisso in tutta Yerevan manifesti a sostegno dell'attacco del 7 ottobre.

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