Israele lancia l’operazione militare Muro di Ferro: cosa succede in Cisgiordania

Shin Bet, Idf e polizia sono entrate a Jenin, nel nord del territorio controllato dalla Anp. Netanyahu: "Non finisce qui"

Israele lancia l’operazione militare Muro di Ferro: cosa succede in Cisgiordania
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Israele ha avviato l’operazione militare Muro di Ferro nella città di Jenin, in Cisgiordania. "Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, le Forze di difesa israeliane (Idf), lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un'operazione militare - denominata Muro di ferro - vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin", ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu. L’obiettivo della missione, ha spiegato Tel Aviv, consiste nel rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria. Secondo le autorità locali, vi sarebbero 8 morti e 35 feriti.

L’operazione di Israele in Cisgiordania

"Agiamo in modo sistematico e deciso contro l'asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui", ha aggiunto Netanyahu. L'operazione, come detto denominata Muro di Ferro, dovrebbe durare diversi giorni. Il ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese ha fatto sapere che il bilancio momentaneo delle vittime a Jenin è di sei morti morti e 35 feriti.

Nel terzo giorno di cessate il fuoco a Gaza, l'esercito israeliano e lo Shin Bet hanno dunque annunciato di aver lanciato un'operazione antiterrorismo in Cisgiordania. Un drone ha attaccato la città. I residenti palestinesi hanno riferito di allarmi in seguito all'arrivo di una forza speciale israeliana e di veicoli dell'Idf entrati dal checkpoint di Dotan.

Lo scopo dell'operazione è quello di distruggere e neutralizzare le infrastrutture terroristiche e le "bombe ad orologeria". Nelle scorse settimane numerose operazioni antiterrorismo sono state condotte a Jenin anche dalle forze dell'Autorità palestinese provocando violente proteste dei residenti.

Alta tensione a Jenin

Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa di Israele, il generale Herzi Halevi, ha dichiarato che l'esercito israeliano deve prepararsi a "operazioni significative" in Cisgiordania. "Oltre agli intensi preparativi di difesa nella Striscia di Gaza, dobbiamo prepararci a operazioni significative in Giudea e Samaria (Cisgiordania) nei prossimi giorni, per prevenire e catturare i terroristi prima che raggiungano i nostri civili", ha dichiarato Halevi. Il militare ha inoltre incaricato gli alti ufficiali di "formulare piani per la continuazione dei combattimenti, sia nella Striscia di Gaza che in Libano".

Domenica, i funzionari militari hanno fatto sapere che il Comando Centrale si stava preparando a svolgere azioni offensive in Cisgiordania, per impedire a Hamas di stabilire un punto d'appoggio in loco alla luce del rilascio dei membri del gruppo terroristico nell'accordo del cessate il fuoco.

I piani offensivi di Tel Aviv - ha scritto Times of Israel - sono stati coordinati con l'Autorità palestinese, che teme anche che il suo rivale Hamas abbia ottenuto il potere in Cisgiordania, hanno detto i funzionari. L'organizzazione terroristica di Gaza ha invitato i palestinesi nella regione a combattere contro il "terrorismo" delle Idf.

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