Tregua in Libano, Meloni: "Italia guida per le forze armate di Beirut"

Per il premier italiano la piena applicazione della risoluzione 1701 costituisce la strada maestra per giungere alla pace in Libano

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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L'Italia deve continuare a svolgere un ruolo chiave e di guida a sostegno delle forze armate in Libano: con queste parole il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha salutato il primo giorno di tregua tra Israele e Libano.

Il cessate il fuoco offre ora l'opportunità per la stabilizzazione del confine tra i due Paesi e il ritorno degli sfollati alle loro case. Sostiene Meloni: "La piena applicazione della risoluzione 1701 costituisce la strada maestra per giungere a questo obiettivo. Insieme ai partner Ue e G7, l'Italia continuerà a lavorare in questa direzione, attraverso la presenza del nostro contingente all’interno di Unifil che non ha mai lasciato le proprie postazioni durante questi mesi di combattimenti e continuando a svolgere un ruolo guida nel sostegno internazionale alle Forze armate libanesi", ha ribadito il premier.

Con l'avvio della tregua in Libano, l'Italia, il G7 e le Nazioni Unite dovranno ripensare anche al ruolo dell'Unifil, ove il nostro Paese ricopre un ruolo fondamentale. La missione di peacekeeping, infatti, è oggetto di aspre critiche da parte di Washington. In base agli accordi successivi al conflitto del 2006, "Hezbollah si sarebbe dovuto ritirare a nord del Litani e Unifil avrebbe dovuto verificare, ma in realtà Hezbollah non si è mai ritirato e Unifil non è mai stato in grado di eseguire quel compito", ha dichiarato un alto funzionario dell'Amministrazione Usa, discutendo con un gruppo ristretto di giornalisti dell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah annunciato oggi.

Ma soprattutto, nel ridefinire il ruolo di Unifil, Roma continuerà a chiedere rispetto e tutela per le forze italiane coinvolte nella missione. Solo pochi giorni fa-il 22 novembre scorso- quattro militari italiani della missione Unifil della Brigata Sassari sono rimasti feriti dopo che la base di Shama, nel sud del Libano, è stata colpita. I quattro: la struttura era stata colpita da due razzi lanciati da Hezbollah.

"Il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah è anche un successo dell'Italia, che ha dato un contributo importante attraverso la presidenza del G7, e può aiutare ad arrivare a una tregua anche nella Striscia di Gaza", ha ribadito il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani a margine della conferenza Med Dialogues a Roma. E' "una gran bella notizia", ha commentato il titolare della Farnesina, "alla quale abbiamo dato un contributo importante anche con la riunione del G7 di Fiuggi", un "successo anche italiano" perchè "con la presidenza del nostro Paese (del G7) siamo ancora una volta riusciti a dare un contributo per la pace. Ora credo che il cessate il fuoco in Libano possa contribuire ad avviare un percorso per arrivare, in tempi non lunghi, a un cessate il fuoco anche a Gaza", ha aggiunto Tajani.

"Stiamo lavorando per una pace giusta, stiamo inviando materiale per sostenere la popolazione civile, siamo al fianco del popolo palestinese. Il nostro obiettivo è 'due popoli, due Statì. Abbiamo lavorato per il cessate il fuoco in Libano, continueremo a farlo per la Striscia di Gaza", ha concluso il ministro.

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