Non si ferma lo scontro, soprattutto in area di confine, fra Ucraina e Russia, in seguito al massiccio attacco russo che ha colpito Kiev e altre regioni ucraine lunedì scorso.
Ieri le forze armate ucraine hanno attaccato un villaggio nella regione di Bryansk. Lo ha annunciato il governatore della regione, Alexander Bogomaz, sul suo canale Telegram. "I terroristi ucraini hanno attaccato il villaggio di Kurkovichi, distretto municipale di Starodub, con l'aiuto di droni kamikaze. A seguito dell'attacco terroristico, un impiegato dei vigili del fuoco e di soccorso, il capo del comune e l'autista sono rimasti feriti. Tutti sono stati portati all'ospedale regionale, dove hanno ricevuto l'assistenza medica necessaria". Durante l'attuazione delle misure operative di emergenza, le forze armate ucraine hanno nuovamente attaccato l'insediamento.
Il governatore della regione di confine russa di Belgorod Vyacheslav Gladkov, dopo i tentativi ucraini di sfondamento di ieri, ha reso noto che la situazione rimane difficile anche se sotto controllo. Gladkov aveva in precedenza denunciato che circa 500 militari ucraini avevano cercato di attraversare il confine, all'altezza del varco di Nekhoteyevka e nei pressi di Shebekino. In questi due punti - secondo media russi - sono stati registrati scontri. Sarebbero stati usati anche in questa nuova incursione carri armati. La regione di Belgorod confina con quella di Kursk, dove lo scorso sei agosto sono entrate le forze ucraine.
Ma è poco prima dell'alba che gli attacchi si sono intensificati nell'area di Rostov. Alcuni droni ucraini avrebbero dato fuoco a diversi serbatoi di petrolio nel deposito di Glubokinskaya nella regione russa di Rostov. Il governatore di Rostov, Vasily Golubev, ha detto in un post su Telegram che quattro droni lanciati dall'Ucraina sono stati distrutti nella regione, ma non ha fatto menzione di un attacco a un deposito petrolifero. L'incendio è stato poi confermato dal governatore locale, che ha confermato l'assenza di vittime e di pericolo che l'incendio si diffonda agli edifici residenziali. In totale, sottolinea la Tass, i sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto durante la notte 12 veicoli aerei senza pilota ucraini sulle regioni di Voronezh e Rostov.
Intanto, salgono a quattro morti le vittime dell'attacco missilistico russo che nella notte di lunedì ha colpito un albergo a Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un altro corpo senza vita è stato estratto dalle macerie, riferiscono stamani i media locali citando i soccorritori. In risposta agli attacchi di queste ore, le forze aerospaziali russe hanno attaccato un hangar con un sistema di razzi a lancio multiplo Himars nella regione ucraina di Sumy, distruggendo il lanciatore e sei carichi di munizioni di razzi. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo.
Ma oggi è anche la giornata post-visita di Rafael Grossi presso la centrale di Kursk, che ieri aveva lanciato l'allarme sullo spostamento della linea dei combattimenti così vicino a una centrale di quel calibro. L'ispezione non sembra aver soddisfatto le aspettative del Cremlino: "Vediamo come lavora l'Agenzia e quali valutazioni produce, ma ogni volta auspichiamo prenda una posizione più chiara, non necessariamente a favore della Russia o della posizione di Mosca, ma a favore dei fatti, con l'unico obiettivo di garantire la sicurezza e prevenire uno scenario disastroso, che è ciò verso cui il regime di Kiev sta spingendo tutti", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in seguito all'ispezione a Kurchatov.
Prosegue, intanto, l'offensiva nella regione di Kursk. L'operazione ha costretto circa 130mila residenti a evacuare le loro case.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato ieri che l'Ucraina ha subìto pesanti perdite, con circa 6.600 soldati uccisi o feriti, e che più di 70 carri armati sono stati distrutti insieme a decine di veicoli blindati. Non è stato possibile trovare conferme indipendenti a queste cifre.
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