L'Ucraina avrebbe condotto con successo il primo test del proprio missile balistico, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ripreso da RBC-Ucraina. "C'è stato un test positivo del primo missile balistico ucraino. E per questo mi congratulo con il nostro complesso industriale-difensivo", ha detto Zelensky intervenendo al Forum Ukraine 2024. Independence, aggiungendo di non potere rivelare altri dettagli sul missile.
Il nuovo missile balistico ucraino
Il presidente ucraino stava discutendo delle ultime novità in fatto di "autoproduzione" di armi, quando ha introdotto la notizia del test: "Il missile Palianytsia è appena uscito di recente, ed è una cosa molto seria. Ci sono stati alcuni problemi, ma sono stati risolti. Questa è una difesa vitale per il nostro stato. Dal momento che siamo in argomento, ho pensato che forse fosse troppo presto per parlarne, ma voglio che il pubblico apprezzi il lavoro della nostra gente che lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7 nell'industria della difesa: c'è stato un primo test riuscito del primo missile balistico ucraino". L'Ucraina ha prodotto un'ampia varietà di armi "artigianali" durante la guerra, tra cui droni navali e missili antinave. Ha anche riadattato quei missili per attacchi via terra.
Zelensky è, inoltre intervenuto, sull'utilità e il ruolo che i caccia F-16, forniti dai partner occidentali hanno avuto nel respingere il più grande attacco aereo combinato russo contro l'Ucraina, avvenuto ieri, e per distruggere i missili e i droni russi. "Gli F-16 [hanno mostrato] un risultato molto buono. Abbiamo respinto alcuni missili e droni usando gli F-16 durante questo enorme attacco. E siamo grati ai nostri partner per averci fornito gli F-16. Ovviamente, questo non è abbastanza, ne abbiamo solo alcuni e dobbiamo anche addestrare i piloti."
Il "piano per la vittoria" di Zelensky
Ma il presidente va oltre e pensa al futuro: Kiev intende presentare un piano su come intende porre fine al conflitto con la Russia al presidente americano Joe Biden e a entrambi i candidati alle presidenziali di novembre, Kamala Harris e Donald Trump. Zelensky ha spiegato di voler presentare a settembre a Biden "un piano per la vittoria": l'incursione nella regione russa di Kursk è parte del piano, che prevede anche il pressing sulla Russia per porre fine alla guerra tramite strumenti diplomatici e altre misure sul fronte economico.
"L'operazione nel Kursk non è collegata a nessuno dei punti della Formula di pace", è "collegata al secondo summit per la pace" perché "è uno dei punti del piano di vittoria dell'Ucraina", ha detto Zelensky nelle dichiarazioni rilanciate da The Kyiv Independent che sottolinea come il presidente ucraino abbia contestato notizie dei giorni scorsi del Washington Post.
L'incursione dell'Ucraina "fa deragliare gli sforzi per un cessate il fuoco parziale con la Russia", aveva scritto dieci giorni fa il giornale, secondo cui Ucraina e Russia erano pronte a inviare delegazioni a Doha per negoziare, con colloqui indiretti, un accordo per una tregua nei raid contro infrastrutture dell'energia, ma l'incursione ucraina nella regione russa di Kursk avrebbe fatto saltare il possibile avvio di trattative. "L'operazione a Kursk e la riunione in Qatar non sono assolutamente collegate", ha detto Zelensky, che - stando ai media ucraini - ha insistito sul fatto che l'incursione in territorio russo ha obiettivi completamente differenti.
Un nuovo summit per la pace?
La presidenza ucraina ha auspicato che il prossimo summit per la Pace volto a mettere fine alla guerra si tenga in un paese del Sud globale. Il primo summit per la Pace si è tenuto lo scorso giugno in Svizzera alla presenza di leader e rappresentanti di oltre 90 Stati. La Russia, come la Cina, è stata esclusa, ma l'Ucraina ha affermato di essere disponibile a coinvolgere Mosca nel secondo round di colloqui. "Se i rappresentanti russi vogliono partecipare al secondo summit, ci saranno", ha dichiarato Zelensky. Tuttavia, una svolta diplomatica sembra ancora lontana dal momento che il Cremlino ha chiarito che "non parlerà" con l'Ucraina dopo il suo contrattacco nella regione russa di Kursk.
Dopo la nuova ondata di pesanti raid, Zelensky ha sottolineato che colloqui di pace con Vladimir Putin sarebbero in questo momento "privi di significato". "Il mondo intero sta aspettando che l'Ucraina presenti una proposta di compromesso su come porre fine alla guerra domani.
Non è che non ci siano compromessi con Putin, ma con lui oggi il dialogo sarebbe vuoto, privo di significato, perché non vuole porre fine alla guerra con mezzi diplomatici", ha dichiarato Zelensky a Kiev. Putin sarebbe quindi anche disposto ad avviare negoziati, ma a condizione che Kiev riconosca la cattura del 30% del territorio ucraino, ha aggiunto. "Non staremo al suo gioco".
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