"La Russia usa la manipolazione dell'informazione come un'arma" e per questo è necessario mettere in campo "le nostre risposte per identificare gli attori di queste manipolazioni". Nel corso della conferenza del Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) dal titolo Oltre la disinformazione: le risposte dell'Ue alla minaccia della manipolazione dell'informazione straniera, l'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha duramente attaccato Mosca. Arrivando a confrontare implicitamente le campagne di disinformazione della Russia durante la guerra in Ucraina con i discorsi del ministro della Propaganda nazista, Joseph Goebbels.
Il confronto con Goebbels
Borrell ha spiegato che la Russia usa la manipolazione e l’interferenza come strumento per influenzare il conflitto ucraino. "Questa guerra non è solo usare esplosioni, bombe, pallottole. Non è solo uccidere persone: riguarda le menti delle persone, come conquistare lo spirito delle persone, la loro intesa, la loro intelligenza. E percepisco, per la mia esperienza concreta, che questa battaglia è in corso", ha dichiarato.
L’alto funzionario dell’Ue ha quindi proseguito facendo presente che la tattica impiegata da Mosca non è affatto qualcosa di nuovo. Al contrario, tutto sarebbe partito con la pandemia: "Quando è arrivata la pandemia, abbiamo iniziato a parlare della battaglia delle narrazioni".
Ma, andando ancora più a ritroso nel tempo, Borrell ha citato il ministro della Propaganda nazista, dichiarando che la guerra condotta nello spazio dell’informazione, nel tentativo di conquistare i cuori e le menti delle persone, era già stata inventata da Goebbels e non dal Cremlino.
La guerra dell’informazione della Russia
A differenza del passato, ha chiarito Borrell, ci sono alcuni aspetti da considerare. "Quello che è nuovo oggi è l'intensità, la volontà e gli strumenti. Goebbels non aveva internet né i social media. Ma oggi, chi si comporta come Goebbels diffondendo menzogne, ha una potenza di moltiplicazione e alla velocità della luce raggiunge tutti in ogni parte", ha precisato.
Borrell non si è fermato qui. Ha detto di avere molte evidenze che proverebbero il fatto che la Russia sarebbe dietro ai tentativi coordinati di manipolazione dei dibattiti nelle società libere.
"Lo ripeto, perché sono sicuro che i servizi russi mi stiano ascoltando e immediatamente criticheranno quanto sto dicendo: sì, la Russia sta coordinando tentativi di manipolazione dei dibattiti nelle società libere", ha tuonato, specificando che l’Ue avrebbe raccolto oltre 15mila prove dal 2015 ad oggi.
La contromossa dell’Ue
"La Russia ha costruito un'infrastruttura per ingannare, mentire e destabilizzare in modo industriale, per erodere la fiducia nelle istituzioni, e questa è la minaccia maggiore per le libere democrazie che sono basate sulla fiducia", è andato avanti Borrell.
Contro la disinformazione russa sulla guerra in Ucraina Borrell ha quindi enunciato le possibili contromisure dell’Ue: "Abbiamo bisogno di un metodo standardizzato e operativo per condividere le analisi all'interno della comunità che combatte la manipolazione delle informazioni e voglio annunciare la creazione di un nuovo sistema centralizzato per la
raccolta di informazioni sulle minacce dalla disinformazione alla manipolazione delle informazioni" che "promuoverà la condivisione dei dati" sulle campagne volte a mistificare la realtà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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