Nel 22esimo giorno di guerra, Israele ha ampliato le sue operazioni nella Striscia di Gaza, con fanteria e carri armati impegnati nell'avanzata lungo la spiaggia dell'exclave e verso i centri urbani. Nel territorio controllato da Hamas, diverse strutture dell'Unrwa sono state saccheggiate, mentre gli Stati Uniti hanno denunciato le violenze dei coloni in Cisgiordania e lanciato un monito alle milizie filo-iraniane in Siria e Iraq.
Israele amplia l'incursione di terra: scontri nel nord-ovest di Gaza
Le truppe israeliane hanno ampliato le operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Fanteria e carri armati hanno stabilito una solida testa di ponte nel nord-ovest dell’exclave, per poi avanzare lungo la spiaggia e verso i centri urbani. Si sono registrati duri scontri a fuoco tra Hamas e le Idf, con l’utilizzo di mortai di grosso calibro da parte dei terroristi e attacchi con droni israeliani.
I cacciabombardieri dello Stato ebraico hanno continuano nella loro campagna di bombardamenti, colpendo 450 obiettivi tra centri di comando, punti di osservazioni e postazioni di lancio per missili anticarro. Nei raid è stato ucciso un membro dell’ufficio politico della Jihad islamica palestinese, Taysir Alghouti.
Situazione incandescente anche al confine con il Libano. I media del Paese dei Cedri hanno riferito di un attacco israeliano con bombe incendiarie, mentre gli Hezbollah hanno lanciato nove missili sulle città oltre la “Linea blu”. Le Idf hanno risposto con fuoco di artiglieria. Nello scambio di colpi tra l’esercito israeliano e le milizie del Partito di Dio è rimasto ferito un militare nepalese della missione Unifil.
Caos nella Striscia. Il monito dell'Unrwa: "Rischio collasso"
L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha lanciato un monito sulla situazione all’interno della Striscia di Gaza, dove si rischierebbe “il collasso dell’ordine pubblico”. Diversi magazzini e centri di distribuzione degli aiuti umanitari sono stati presi d'assalto e saccheggiati da migliaia di persone.
Il governo israeliano, però, ha confermato che a partire da oggi gli sforzi umanitari guidati da Egitto e Stati Uniti sono stati ampliati. Le comunicazioni all’interno dell’exclave sono state ripristinate e le autorità di Tel Aviv hanno anche riaperto la seconda delle tre condutture idriche che forniscono acqua alla Striscia di Gaza, portando a 28.5 milioni di litri la fornitura giornaliera di acqua al territorio controllato da Hamas.
Gli Usa condannano le violenze dei coloni e avvertono le milizie filo-Iran: "Se attaccati risponderemo"
Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha condannato l’ondata di violenza da parte dei coloni israeliani a danno della popolazione palestinese in Cisgiordania, esplosa dall’inizio della guerra. “Crediamo che il premier Netanyahu abbia il dovere di tenere a freno i coloni estremisti e di metterli di fronte alle loro responsabilità”, ha affermato Sullivan.
L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riportato che, nella sola giornata di oggi, cinque giovani locali sono stato uccisi negli scontri con le forze di sicurezza israeliane nella regione ad occidente del Giordano.
Il rappresentante della Casa Bianca ha anche lanciato un monito alle varie milizie filo-iraniane attive in Siria e in Iraq, responsabili degli attacchi
contro basi militari statunitensi: “Avevamo detto che se le nostre truppe fossero state attaccate, avremmo risposto. Noi abbiamo risposto. Se vengono attaccate di nuovo, risponderemo di nuovo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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