No degli Usa alla risoluzione Onu sull'Ucraina. Zelensky: "Pronti ad accordo con Trump" | La diretta

Trump attacca Zelensky, ma continua la trattativa. Fonti Usa dicono che nel team americano c'è chi vuole inserire una clausola che prevede l'ingresso di Kiev nella Nato se Mosca viola gli accordi

No degli Usa alla risoluzione Onu sull'Ucraina. Zelensky: "Pronti ad accordo con Trump" | La diretta
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È ancora alta tensione tra Stati Uniti e Ucraina. Mentre gli uomini di Donald Trump sono impegnati nell'imbastire una trattativa con la Russia per chiudere la guerra in Ucraina, prosegue il braccio di ferro polemico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il presidente americano ha attaccato Kiev chiedendo nuove elezioni, ma anche il no del governo ucraino all'accordo sulla gestione delle terre rare.

19:00 - Zelensky: "Con Kellogg incontro produttivo, pronti ad accordo con Trump

"Ho avuto un incontro produttivo con Keith Kellogg. Una buona discussione, con molti dettagli importanti. Sono grato agli Stati Uniti per tutta l'assistenza e il sostegno bipartisan all'Ucraina e al popolo ucraino". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commentato su X l'incontro odierno con l'inviato speciale di Trump. "È importante per noi e per tutto il mondo libero che la forza americana venga percepita. Abbiamo avuto una conversazione dettagliata sulla situazione del campo di battaglia, sulle modalità di restituzione dei nostri prigionieri di guerra e sulle effettive garanzie di sicurezza - ha scritto - Fin dal primo secondo di questa guerra, l'Ucraina ha cercato la pace. Dobbiamo e possiamo garantire che la pace sia forte e duratura, in modo che la Russia non possa mai tornare con la guerra. L'Ucraina è pronta per un accordo di investimento e di sicurezza forte ed efficace con il presidente degli Stati Uniti. Abbiamo proposto il modo più rapido e costruttivo per ottenere risultati. Il nostro team è pronto a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7". "Il successo ci unisce tutti. Relazioni forti tra Ucraina e Stati Uniti vanno a beneficio del mondo intero. Ringrazio il generale Kellogg per il lavoro congiunto volto a raggiungere risultati importanti", ha concluso.

17:00 - Waltz: "Kiev abbassi i toni e firmi l'accordo sui minerali"

L'Ucraina deve "abbassare i toni" delle sue critiche a Donald Trump: è il monito lanciato dal consigliere per la sicurezza nazionale Usa Mike Waltz, poco prima dell'incontro a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'inviato speciale americano per il conflitto russo-ucraino Keith Kellogg. Interrogato dalla Fox News sulla "relazione incrinata" tra Zelensky e Trump, Waltz ha invitato Kiev a "esaminare attentamente la situazione" e a "firmare l'accordo" sui minerali strategici proposto dagli Stati Uniti.

16:35 - Casa Bianca: "Frustrazione per la posizione di Zelensky"

C'è un sentimento di "grande frustrazione" presso l'Amministrazione Trump per posizione espressa dal presidente ucraino Volodymr Zelensky rispetto alla proposta formulata dal presidente americano. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, Michael Waltz, in un'intervista con Fox New. "Il vicepresidente Vance era molto frustrato nel lasciare la Conferenza sulla sicurezza di Monaco, anche il nostro Segretario del Tesoro, che si è recato fino a Kiev, è frustrato, oltre ovviamente al presidente, che ha reso nota la sua frustrazione", ha continuato Waltz. Alla domanda se Trump e Zelensky potessero riconciliarsi, Waltz ha risposto subito: "Oh, credo di sì", aggiungendo che Trump è stato chiaro su "quanto ama il popolo ucraino".

16:16 - Annullata conferenza stampa tra Zelensky e Kellog

La conferenza stampa che era in programma dopo i colloqui tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'inviato del presidente Donald Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, è stata annullata oggi su richiesta dei funzionari statunitensi. Lo ha dichiarato il portavoce del presidente ucraino, Serhii Nikiforov, precisando che la conferenza è stata annullata dopo l'incontro. Il viaggio di Kellogg a Kiev è coinciso con il recente botta e risposta a distanza fra Trump e Zelensky, che ha incrinato i loro rapporti personali e messo ulteriormente in dubbio il futuro del sostegno Usa allo sforzo bellico dell'Ucraina.

15:45 - Gli Usa non appoggeranno la risoluzione Onu sull'Ucraina

Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. Lo ha rivelato Reuters. "La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno", ha detto una fonte diplomatica. La bozza, che condanna l'aggressione di Mosca e ribadisce l'impegno per la sovranità della nazione attaccata entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 Paesi. Secondo Reuters, non è chiaro quando scade il termine per sostenere la bozza di risoluzione.

15:12 - Gli Usa si oppongono a definire la Russia un aggressore nella dichiarazione del G7

Gli Stati Uniti si oppongono all'idea di definire la Russia "aggressore" in una dichiarazione del G7 nel terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Lo scrive il Financial Times. Gli inviati degli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni all'espressione "aggressione russa", hanno affermato i funzionari occidentali. "Gli americani stanno bloccando quel linguaggio, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo", ha aggiunto il funzionario.

14:48 - Possibile allegerimento delle sanzioni contro la Russia

Nella complessa trattativa tra Usa e Russia si parla anche di sanzioni. Il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha affermato che sul tavolo dei negoziati per un accordo di pace potrebbe esserci un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia, sottolineando che gli Stati Uniti sono pronti ad aumentare o a ridurre le misure in base alla volontà di Mosca di negoziare. "Il presidente è impegnato a porre fine a questo conflitto molto rapidamente e questo potrebbe essere uno dei modi".

13:30 - Kiev apre: "Possibile cessate il fuoco entro la fine del 2025"

Kyrylo Budanov, capo dell'intelligence militare ucraina Gur, afferma che è probabile che Ucraina e Russia raggiungano un accordo di cessate il fuoco entro la fine dell'anno. "Penso che quest'anno raggiungeremo un regime di cessate il fuoco. Quanto durerà o quanto sarà efficace è un'altra questione". Budanov aggiunge di essere scettico circa l'efficacia di qualsiasi forza di mantenimento della pace che potrebbe essere dispiegata in Ucraina. "Mostratemi almeno un Paese al mondo in cui l'impiego delle forze di peacekeeping ha funzionato", afferma.

13:00 - Costa e Von der Leyen a Kiev

Mentre Macron e Starmer si preparano a volare negli Stati Uniti, Ursula von der Leyen e Antonio Costa preparano una missione a Kiev: "Lunedì 24 febbraio segna il terzo anniversario dell'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina. Ho deciso di essere a Kiev per quell'occasione, con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per riaffermare il nostro sostegno all'eroico popolo ucraino e al presidente eletto democraticamente Volodymyr Zelensky", ha scritto su X il presidente del Consiglio europeo.

12.10 - Tajani: "Zelensky presidente legittimo"

"Noi sosteniamo il governo legittimo dell'Ucraina e il diritto internazionale. Il presidente legittimo è Zelensky e le nostre interlocuzioni sono con lui". Così il vicepremier Antonio Tajani a margine della conferenza stampa per presentare le prossime iniziative di Forza Italia in vista del congresso del Ppe

11.00 - Mosca: "No truppe Nato in Ucraina"

Dopo le parole di Sarmer è arrivato l'altolà di Mosca. Il Cremlino ha espresso "preoccupazione" per le notizie di stampa sull'eventualità di un futuro "invio di contingenti militari dei paesi della Nato in Ucraina". Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino Putin commentando la notizia del Telegraph ha aggiunto: "Ovviamente, lo schieramento di contingenti militari di paesi Nato sul territorio ucraino non può essere accettabile per noi", ha detto ancora Peskov

10:30 - Nbc News: Usa pensano a ingresso di Kiev nella Nato se Mosca viola i patti

La testata Usa Nbc News ha sentito diverse fonti diplomatiche dentro l'amministrazione Trump che si stanno occupando a vario titolo della trattativa coi russi. Secondo quattro di loro si starebbe studiano un opzione nell'accordo di pace che prevede l'ingresso automatico dell'Ucraina nella Nato nel caso in cui il Cremlino violi l'intesa.

9:20 - Tajani: "Da Trump parole forti, situazione si calmi"

Sulle parole di Trump è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Le parole della nuova amministrazione Usa sono sempre forti, c'è qualche crepa nel rapporto tra Trump e Zelensky" ma "è nel nostro interesse che la situazione si calmi e si arrivi alla pace, non soffermiamoci sulle parole". "Non è un linguaggio che ci appartiene", ha detto a Radio 24, "occorre tenere i nervi saldi" perchè "schermaglie ci sono e ci saranno", ha continuato il ministro. "Trump ha usato parole dure probabilmente perchè non ha gradito la reazione di Zelensky all'incontro Usa-Russia in Arabia Saudita ma "non facciamoci prendere dalla cronaca", aggiunge.

8:22 - Notte di raid su Kherson, Kiev, Kharkiv e Odessa

Sul terreno, intanto continua la guerra. Nella notte le forze russe hanno colpito coi droni diverse città dell'Ucraina. A Odessa interruzioni di acqua, elettricità e riscaldamento e da due giorni almeno 90mila persone rimangono senza elettricità.

7:53 - Starmer propone: "30.000 soldati europei in Ucraina"

Il primo ministro britannico Keir Starmer presenterà al presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un incontro a Washington la settimana prossima, un piano che prevede l'invio di circa 30.000 soldati europei in Ucraina per mantenere un eventuale accordo di cessate il fuoco mediato dagli Usa. L'indiscrezione arriva dal Telegraph, secondo fonti sentite dal giornale, Starmer illustrerà nei dettagli come queste truppe potrebbero far rispettare l'eventuale accordo di cessate il fuoco e sosterrà che è nell'interesse degli Stati Uniti continuare a impegnarsi per impedire una terza invasione russa dopo la fine dei combattimenti.

7:46 - Trump: "I russi hanno le carte in mano per finire la guerra"

Parlando coi giornalisti Trump ha spiegato che i russi "hanno le carte in mano" nei negoziati per porre fine alla guerra: "Penso che i russi vogliano vedere la fine della guerra. Ma penso che un pò abbiano le carte in mano perché hanno conquistato molto territorio, quindi hanno le carte in mano", ha spiegato.

4.00 - Trump: "Macron in Usa molto presto"

Il Presidente americano Donald Trump ha confermato che il

Presidente francese Emmanuel Macron sarà a Washington per incontrarlo "molto presto, forse lunedì". Poco prima fonti della Casa Bianca avevano anticipato l'arrivo del Presidente francese "all'inizio della prossima settimana"

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