Svastiche e fuochi d'artificio: i cortei della vergogna contro Israele

A New York scontri tra manifestanti filo israeliani e filo palestinesi, gente in strada in molte capitali anche in occidente con le bandiere della Palestina

Svastiche e fuochi d'artificio: i cortei della vergogna contro Israele

Mentre nel sud di Israele andavano in scena le prime, drammatiche e orribili ore della guerra, nelle piazze di molte capitali internazionali si è assistito ad autentici festeggiamenti: bandiere palestinesi al vento, clacson in azione e urla inneggianti al conflitto hanno scandito la notte in diverse città occidentali.

È forse questo uno degli aspetti più discutibili delle ultime terribili 48 ore. Anche in Europa e negli Usa infatti, in molti si sono radunati per strada per festeggiare la morte di decine di civili israeliani. Le immagini macabre degli orrori di Hamas, non hanno fermato centinaia di persone dall'inneggiare contro lo Stato ebraico. A New York la protesta più clamorosa, culminata con scontri tra filo palestinesi e filo israeliani.

Le manifestazioni a New York

Nel pomeriggio di domenica, a Times Square si è radunata una folla di persone con in mano bandiere della Palestina. Per la verità i vessilli di Hamas, organizzazione considerata terroristica negli Usa, erano quasi inesistenti. Ma le insegne palestinesi sono bastate comunque a far capire da che parte stavano le persone giunte nel centro di Manhattan.

Subito dopo il raduno infatti, sono iniziati i cori "Free Palestine". Gli orrori relativi alle persone rapite e ai giovani uccisi e torturati durante la festa nel deserto non hanno evidentemente scalfito le coscienze. Chi ha manifestato a New York a favore della Palestina si è semplicemente mostrato contento della "lezione" inferta a Israele. Tra i presenti, c'era anche un ragazzo con in mostra una svastica nel proprio smartphone. Il manifestante, intento a riprendere lo sventolio di bandiere palestinesi e gli slogan anti-Israele, a un certo punto ha girato il cellulare per mostrare a favore di telecamera l'immagine della bandiera della Germania nazista.

Nel frattempo a Times Square sono arrivati anche manifestanti filo israeliani. Alcuni di loro si sono rivolti alla folla chiedendo il motivo del sostegno a determinate azioni criminali. "Siete degli assassini", ha urlato un ragazzo mentre si stava avvicinando a una transenna che delimitava il corteo pro palestinese. La polizia lo ha fermato, nel timore che potessero sorgere dei tafferugli tra le parti. La tensione per diverse ore per strada è stata molto alta, prima della dispersione del corteo.

"Festa" da Londra a Berlino

Non sono negli Usa e non solo a New York: le piazze sono state animate da manifestanti filo palestinesi anche in Europa. A partire da Londra, dove un corteo di auto ha sfilato in alcuni quartieri centrali della City, sventolando bandiere palestinesi. Scene non dissimili da quelle riscontrabili in occasione delle partite di calcio ai Mondiali. Festeggiamenti in piena regola per la morte di decine di civili, un fatto che ha destato profonda indignazione in Gran Bretagna e su cui la polizia sta cercando di capirci chiaro.

Stesso scenario anche in alcune piazze di Parigi e di Berlino. Diversi gruppi hanno sfilato scandendo anche in questo caso slogan anti israeliani e filo palestinesi. Nella capitale tedesca inoltre sono stati segnalati scontri con la polizia, intervenuta per disperdere alcuni cortei non autorizzati. Adesso l'attenzione è rivolta sul versante della sicurezza: nelle più grandi città europee il timore è relativo a possibili attacchi di manifestanti filo palestinesi ad obiettivi ebraici oppure a cittadini israeliani.

Nel Regno Unito è stato disposto un aumento del dispiegamento di agenti e un aumento delle volanti per prevenire tafferugli, scontri e attacchi contro strutture sensibili. Decisioni simili sono state prese da molti governi del Vecchio Continente. In Italia le prefetture hanno convocato i comitati per la sicurezza su sollecitazione del Viminale. Nel nostro Paese al momento, eccezion fatta per una piccola manifestazione tenuta ieri a Milano, non sono stati registrati cortei inneggianti ad Hamas. "L'attenzione però resta alta", ha confidato una fonte del ministero dell'Interno al Giornale.it.

Fuochi d'artificio a Teheran

In diverse città del medio oriente si è assistito a vere e proprie scene di giubilo dopo la notizia dell'attacco di Hamas contro Israele. A Istanbul in diverse piazze per tutta la notte tra sabato e domenica in centinaia hanno festeggiato con tanto di cori e fuochi d'artificio. Manifestazioni che sembrano contraddire la linea ufficiale del governo del presidente Erdogan, secondo cui la Turchia deve impegnarsi per giungere a una mediazione tra israeliani e palestinesi.

Fuochi d'artificio anche a Teheran, dove i principali monumenti della capitale iraniana sono stati colorati per una notte con le insegne delle bandiere palestinesi. Qui, al contrario che a Istanbul, la posizione della folla è in linea con i dettami dei leader locali. Tutti i massimi dirigenti della Repubblica Islamica hanno infatti espresso le proprie congratulazioni ai palestinesi per l'attacco contro lo Stato ebraico.

Tuttavia le manifestazioni di Teheran potrebbero essere state organizzate dagli stessi ayatollah, desiderosi di mostrare in patria e all'estero la convergenza tra le posizioni ufficiali e quelle della popolazione contro Israele.

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