Mirino puntato sul Luhansk: l'offensiva di Mosca al via. Russi a corto di carri armati, Starlink tradisce gli ucraini

L'offensiva di Mosca, temuta da Zelensky, ma anticipata nelle scorse settimane dall'intelligence di Kiev, è iniziata.

Mirino puntato sul Luhansk: l'offensiva di Mosca al via. Russi a corto di carri armati, Starlink tradisce gli ucraini

L'offensiva di Mosca, temuta da Zelensky, ma anticipata nelle scorse settimane dall'intelligence di Kiev, è iniziata. La conferma di grandi manovre in corso arriva dall'Institute for the Study of War (Isw), l'autorevole centro studi di Washington che fornisce ricerche e analisi in ambito militare e in materia di affari esteri. Nel rapporto si legge che «il ritmo delle operazioni russe lungo la linea Svatove-Kreminna (Luhansk) è aumentato notevolmente dallo scorso 1° febbraio. Si segnalano in particolare importanti movimenti a nord-ovest di Svatove, vicino a Kupyansk, e ad ovest di Kreminna». I filmati di combattimento geolocalizzati hanno confermato l'avanzamento degli invasori nell'area di Dvorichne (Svatove). Il comando militare russo sembra inoltre aver pienamente impegnato elementi di diverse divisioni in operazioni offensive decisive lungo la linea Svatove-Kreminna. In campo si trovano reggimenti della 144esima e della terza Divisione fucilieri motorizzati, e un reggimento della 90esima Divisione carri armati, supportati da elementi della 76esima Divisione aviotrasportata e da altri battaglioni non meglio specificati del distretto militare meridionale. L'area interessata sorge a 110 km a nord di Bakhmut (ieri colpita da 41 attacchi aerei e 3 missilistici), ma soprattutto dista appena 4 ore da Poltava, città che sarebbe perfetta testa di ponte per arrivare a Kiev. I comandanti russi hanno fretta, e non solo per ottenere risultati significativi nell'imminenza dell'anniversario dell'Operazione Speciale. Lo sciogliersi della neve per l'aumento delle temperature rende il terreno particolarmente impervio. Mosca quindi non pianificherà mosse significative per il periodo che va dalla metà alla fine di marzo. Il pantano renderebbe tutto più complicato, da qui la strategia di muoversi in forze, e per tempo, prima di uno stallo dettato dal clima. Sulla nuova offensiva arrivano importanti informazioni anche da Oryx, il sito web olandese di analisi della difesa, che rivela come Mosca sia a corto di tank. La Russia ha perso circa 2mila carri armati operativi dall'inizio della guerra in Ucraina, ossia fino alla metà di tutta la sua flotta. Rimpiazzarli non è semplice, anche perché Kiev negli ultimi mesi ha bombardato le officine di Belgorod, dove vengono assemblati i tank. L'altro stabilimento di rilievo si trova a Niznij Tagil, a oltre 2mila km dal confine con l'Ucraina. Anche per queste ragioni Gerasimov si sta muovendo di corsa nel Luhansk con quello che ha a disposizione; i rimpiazzi non saranno disponibili prima di aprile. Senza dimenticare che Kiev rischia anche di perdere Starlink. Elon Musk infatti ha deciso di limitare l'uso del suo servizio di internet satellitare da parte dell'Ucraina perché Kiev ha sfruttato la connessione per controllare i droni che sganciano ordigni. Putin «benedice» la nuova avanzata, e ieri, durante un incontro con i rappresentanti dell'industria dell'aeronautica, ha sottolineato che «non è stata la Russia a iniziare le ostilità in Ucraina, alle quali vogliamo mettere fine». Lo zar di Mosca ha ricordato che «tutto è cominciato nel 2014 con un colpo di Stato», in un riferimento agli eventi di piazza Maidan, in Crimea e nel Donbass. Sui rapporti con l'Occidente ha utilizzato un sibillino proverbio russo: «Chi vive con i lupi deve ululare come un lupo. In pratica bisogna saper rispondere in modo rozzo a chi si comporta in maniera rozza». Intanto Washington si deve difendere da un'accusa lanciata dal giornalista premio Pulitzer Seymour Hersch. Nel suo blog sostiene che dietro il sabotaggio dei gasdotti Nord Stream ci sarebbero proprio gli Usa.

Utilizzando come copertura un'esercitazione navale, una squadra di sommozzatori della U.S. Navy avrebbe piazzato esplosivi C4 per danneggiare i tubi del gasdotto. La Casa Bianca, ma anche Cia e Pentagono, considerano l'articolo «una completa invenzione».

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