Il ministero degli Esteri tedesco ha invitato i cittadini tedeschi in Libano a lasciare urgentemente il Paese. "La situazione della sicurezza nella regione è altamente instabile", ha scritto il ministero in una nota, ricordando che "nelle ultime settimane gli scontri militari nella zona di confine tra Libano e Israele sono aumentati di intensità". "Non è da escludere un ulteriore aggravamento della situazione e un’espansione del conflitto.
L'allarme di Germania e Olanda in Libano
Questo vale in particolare per le parti meridionali del Libano fino alle aree urbane meridionali di Beirut e della valle della Bekaa, compreso il distretto di Baalbek-Hermel. Un’ulteriore escalation potrebbe portare anche alla completa cessazione del traffico aereo dall’aeroporto Rafiq Hariri. In questo caso non sarebbe più possibile lasciare il Libano in aereo, ha comunicato ancora il ministero, aggiungendo che "in relazione alle tensioni nella regione si prevedono anche manifestazioni di protesta. Nel contesto di tali azioni possono verificarsi rivolte".
La situazione lungo la Linea blu (la linea di demarcazione tra Israele e Libano) è "delicata" e presenta dei rischi. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock durante un incontro a Beirut con il primo ministro libanese Najib Miqati, sottolineando la necessità di "cooperazione tra tutte le parti per allentare le tensioni e raggiungere un cessate il fuoco a Gaza che si traduca in una tregua nel sud del Libano". Da parte sua, Miqati ha dichiarato che "la terza visita della ministra tedesca nel Paese nel giro di pochi mesi riflette l'interesse della Germania per il Libano e la sua stabilità". Il premier ha ribadito che il modo più efficace per scongiurare l'escalation è che le Forze di difesa di Israele pongano fine ai loro attacchi e la piena attuazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Miqati ha anche sottolineato l'importanza di raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di avviare un processo per stabilire la soluzione dei due Stati che garantisca pieni diritti alla popolazione palestinese.
Anche l'Olanda ha emesso un avviso di sicurezza per i suoi cittadini in Libano, chiedendo loro di lasciare il Paese dei cedri "il prima possibile" a causa delle tensioni sempre più in aumento tra Israele e Hezbollah. In una nota diffusa sul social X, il ministero degli Esteri ha invitato i cittadini olandesi a evitare i viaggi in Libano, chiedendo invece a coloro che vivono lì di partire "il prima possibile" dal momento che i voli commerciali sono ancora operativi. Il ministero ha inoltre chiesto ai cittadini olandesi che scelgono di rimanere in Libano di mantenersi in contatto con l'ambasciata a Beirut e di prepararsi a eventuali emergenze.
Netanyahu in Libano, Gallant al Pentagono
Proprio quest'oggi il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha visitato il confine settentrionale, dove ha osservato un'esercitazione militare e ha affermato che Israele otterrà la vittoria anche su questo fronte, se scoppiasse una guerra con Hezbollah. Netanyahu ha elogiato l'esercitazione della 55a Brigata di paracadutisti di riserva e la “determinazione dei soldati nel difendere il Paese”, secondo una dichiarazione del suo ufficio, come riporta Times of Israel. Alla visita hanno partecipato il segretario militare di Netanyahu, Roman Gofman, il capo del Comando Nord delle Forze di difesa israeliane, il generale Ori Gordin e altri ufficiali israeliani.
Le tensioni lungo il confine israelo-libanese, l'aumento degli aiuti umanitari a Gaza, l'Iran e le milizie sostenute da Teheran sono al centro dell'incontro tenutosi al Pentagono tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin e il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. Come riferisce il Pentagono, Austin ha ribadito il "ferreo impegno" degli Stati Uniti nei confronti di Israele e sottolineato che "le provocazioni degli Hezbollah libanesi minacciano di trascinare il popolo israeliano e quello libanese in una guerra che nessuno dei due vuole". Un conflitto di questo tipo, ha detto il capo del Pentagono, "sarebbe catastrofico per il Libano e devastante per gli innocenti civili israeliani e libanesi".
Il ministro degli Esteri libanese vola a Bruxelles
Il ministro degli Esteri libanese uscente, Abdallah Bou Habib, è partito invece questa mattina per Bruxelles per una serie di colloqui con funzionari dell'Unione europea per discutere delle modalità per scongiurare una guerra su larga scala nel sud del Paese che potrebbe avere ripercussioni sull'intera regione. Lo ha riferito oggi l'agenzia di stampa libanese Nna, secondo cui il ministro si recherà successivamente negli Stati Uniti e in Canada per ulteriori colloqui.
A margine degli incontri di oggi, l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell ha tuonato così: "Il Libano, Israele e la regione non possono permettersi un'altra guerra. Ne risentirebbe anche l'Ue".
Riferendo del meeting con Bou Habib ha dichiarato: "Abbiamo parlato di come garantire l'immediata de-escalation lungo la Linea Blu e di come intensificare gli sforzi verso una soluzione politica accettabile per tutti - aggiunge - Ho ribadito il forte sostegno dell'Ue al Libano e ai libanesi. L'Ue sostiene il ruolo delle Forze Armate libanesi e dell'Unifil nel mantenimento della pace nel sud del Libano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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