
In un ambiente internazionale sempre più teso, segnato da rivalità e sfide strategiche, l'Esercito degli Stati Uniti si prepara a un test fondamentale del suo sistema missilistico ipersonico, il Long-Range Hypersonic Weapon (LRHW), programmato per il mese di dicembre. Quest’ultimo non sembra essere solo un passaggio tecnico, ma si prefigge di rappresentare un momento decisivo nella corsa per l'innovazione bellica. L'adozione di tecnologie avanzate come quella delle armi ipersoniche potrebbe infatti ridefinire le capacità operative delle forze armate statunitensi.
Dopo un lungo e complesso processo di sviluppo, costellato di rinvii e ritardi, la capacità di volo ipersonico, frutto della collaborazione tra l'Esercito e la Marina, è finalmente pronta per essere consegnata alla prima unità operativa. Secondo quanto riferito dal Generale Frank Lozano, si evince, infatti, che le prime munizioni LRHW arriveranno a maggio presso la Joint Base Lewis-McChord, nello stato di Washington. Le tempistiche, originariamente previste per il 2021, hanno dovuto subire significativi slittamenti a causa di problematiche riscontrate durante i test, ritardando l'arrivo dei missili, inizialmente programmato per l'autunno del 2023.
Fasi di transizione
Dall’analisi si apprende che il Generale avrebbe anche annunciato l’intenzione dell'Esercito di trasferire il programma LRHW dall'Ufficio delle Capacità Rapide e Tecnologie Critiche (RCCTO) all'Ufficio Esecutivo per Missili e Spazio. Tuttavia, questo passaggio formale non avverrà fino al completamento della prima consegna. Lockheed Martin, il principale partner nello sviluppo della capacità di lancio, sta attualmente completando le fasi finali di produzione presso il suo stabilimento a Courtland, Alabama. Nel contempo, Dynetics, una controllata di Leidos, è responsabile della realizzazione del corpo di volo ipersonico comune, destinato sia all'Esercito che alla Marina.
L'Importanza delle armi ipersoniche per gli Usa
Le armi ipersoniche, capaci di raggiungere velocità superiori a Mach 5 (circa 6173,444 Km orari), presentano caratteristiche di manovrabilità che le rendono estremamente difficili da rilevare e intercettare. In un panorama globale in cui le minacce di questi armamenti da parte di potenze come Cina e Russia sono in crescita, gli Stati Uniti avvertono la necessità di rafforzare le proprie capacità difensive in tale direzione proprio per affrontare queste sfide strategiche.
Le risorse aperte rendono noto che già nel maggio 2024, l'Esercito ha condotto un test di lancio del missile che ha riscosso successo, presso il Pacific Missile Range Facility alle Hawaii. Tale traguardo ne ha conseguito, poi, l'aspettativa di rendere operativa questa tecnologia entro il 2025. Inoltre, si apprende, che anche un altro lancio con esitio positivo è stato realizzato a dicembre presso la Cape Canaveral Space Force Station in Florida, questo, da come si conviene, non avrebbe fatto altro, se non amplificare la fiducia nella solidità del programma.
Il ruolo strategico
Per gli esperti, infine, sebbene la consegna dell'arma abbia richiesto circa due anni in più rispetto a quanto inizialmente previsto, il programma LRHW è considerato in ritardo di cinque anni sia in relazione ai tempi standard di sviluppo, che per i sistemi missilistici che si aggirano intorno ai dieci anni. Le armi ipersoniche, secondo le analisi, giocheranno comunque un ruolo strategico nei conflitti futuri, e gli sviluppi attuali rappresentano un passo fondamentale per potenziare le capacità difensive degli Stati Uniti.
La realizzazione di questo sistema missilistico non solo, quindi, si candida a rafforzare la deterrenza americana, ma si prefigge di poter contribuire anche a garantire una superiorità operativa in un panorama di sicurezza internazionale sempre più complesso e sfidante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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