
L'ordine mondiale post-Seconda Guerra mondiale e post Guerra Fredda avrebbe le settimane contate. I vertici dell’intelligence e i leader politici occidentali osservano con crescente apprensione i negoziati in corso a Riad tra Stati Uniti e Russia, temendo che un’intesa sulla pace in Ucraina possa preludere a un significativo ridimensionamento della presenza militare americana nel continente europeo.
Kosovo a rischio
Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, il Cremlino avrebbe riproposto le condizioni avanzate già nel 2021, esigendo il ritiro delle forze statunitensi da tutti i Paesi entrati nella NATO dopo il 1990. Un alto funzionario della sicurezza dell’Europa orientale ha confermato al giornale che tale prospettiva è al centro delle trattative. Anche l’Italia, stando alle indiscrezioni del tabloid, starebbe predisponendo misure per affrontare un possibile disimpegno delle truppe americane dal Kosovo. Ciò lascerebbe gli alleati europei soli nei Balcani contro Aleksandar Vucic e il suo potente esercito serbo. Le discussioni escluderebbero le basi strategiche di Ramstein, in Germania, e quelle della Royal Air Force nel Regno Unito, ma potrebbero ridefinire l’intero equilibrio militare del Vecchio Continente.
Le tensioni tra il Kosovo e gli Stati Uniti sono recentemente aumentate a causa di decisioni unilaterali del governo kosovaro, che hanno irritato Washington e gli alleati occidentali. In particolare, la recente decisione di vietare l’uso del dinaro serbo nelle aree a maggioranza serba, imponendo l’euro come unica valuta, è stata vista come una mossa che potrebbe aumentare le tensioni etniche. Inoltre, la riluttanza del primo ministro Albin Kurti ad accettare compromessi nel dialogo con la Serbia ha ulteriormente aggravato i rapporti con gli Stati Uniti, che spingono per la stabilità nella regione. Tuttavia, il governo kosovaro sembra determinato a mantenere la propria autonomia decisionale, anche a costo di ulteriori attriti con gli alleati. La mossa eventuale sulle truppe potrebbe oltremodo incancrenire la situazione.
Le condizioni di Putin nel 2021
Secondo le informazioni ottenute dall'outlet tedesco, le agenzie di intelligence e i funzionari occidentali temono che Putin stia spingendo per un ritorno agli accordi di sicurezza precedenti al 1990, che vedrebbero le forze statunitensi lasciare diversi stati membri della NATO. Se il presidente statunitense Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin dovessero giungere a un accordo in tal senso, l’Europa si troverebbe dinanzi a una svolta epocale, con ripercussioni di vasta portata sugli assetti geopolitici e sulla sicurezza dell’area euro-atlantica. "Secondo le nostre informazioni, si tratta delle richieste del 2021 di Putin, ovvero il ritiro delle truppe statunitensi da tutti gli stati NATO che hanno aderito all'alleanza dopo il 1990", ha riferito Bild un funzionario della sicurezza dell'Europa orientale rimasto anonimo. Il presidente americano ha, tuttavia, escluso un ritiro completo delle truppe statunitensi dall'Europa.
Cosa potrebbe scegliere Trump
Il Financial Times riferisce che i funzionari europei ritengono che Trump potrebbe accettare di rimuovere le forze statunitensi dagli Stati baltici e potenzialmente più a ovest. Se una tale decisione venisse presa, altererebbe significativamente il panorama della sicurezza in Europa, lasciando il continente più vulnerabile all'aggressione militare russa.
La paura è particolarmente acuta tra le ex repubbliche sovietiche di Estonia, Lettonia e Lituania, così come la Polonia, che potrebbero tutte affrontare rischi per la sicurezza maggiori se le forze statunitensi dovessero ritirarsi. Alcuni esperti avvertono che una mossa del genere potrebbe aprire la strada a un immediato intervento militare russo nella regione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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