In Siria prosegue senza sosta l'avanzata dei gruppi ribelli anti Assad. Secondo l'Osseratorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, le forze governative si sarebbero ritirate dalla città di Homs. Qui, hanno confermato Bbc e Cnn, migliaia di civili sono in fuga, a bordo di centinaia di auto, per lasciare quanto prima il centro urbano. "I soldati siriani si sono ritirati dalla città di Homs e si sono diretti verso la periferia", ha dichiarato il direttore del think tank, Rami Abdel Rahmane. Diversa la versione del ministero della Difesa di Damasco secondo cui "le informazioni riguardando il ritiro dell'esercito da Homs" sono "false". Certo, invece, è l'abbattimento di due droni nei cieli di Damasco. I sistemi di difesa aerea hanno infatti intercettato obiettivi ostili senza causare vittime o danni materiali.
Fuga da Homs
Il nuovo punto caldo della Siria coincide con Homs: sono migliaia le persone in fuga, dirette dalla scorsa notte verso la costa occidentale della Siria, mentre prosegue la marcia dei ribelli. Le fazioni armate guidate da Hayat Tahrir al-Sham (Hts) sono ormai alle porte della terza città della Siria. Gli insorti - che in pochi giorni hanno preso il controllo di Aleppo e Hama - sono a cinque chilometri da Homs, città strategica sulla principale rotta nord-sud che collega la Siria centrale a Damasco e che negli scorsi è stata teatro di bagni di sangue e carneficine anche a sfondo settario.
Negli anni della guerra civile, infatti, la repressione delle forze lealiste fu particolarmente feroce a Homs, dove prima della guerra vivevano 800mila persone, tra cui seguaci della dottrina alawita. La città, che fu la prima dove le fazioni armate antigovernative impugnarono le armi contro l'esercito, passò tristemente alla storia per un brutale assedio che lasciò migliaia di persone intrappolate senza cibo o forniture mediche. Solo nel 2017 il governo riprese il completo controllo di Homs, riconquistando il quartiere di Waer in un'operazione supervisionata dalla Russia.
Sempre a Homs, Jabhat al-Nusra, che durante la guerra rappresentava al-Qaeda in Siria e da cui deriva proprio Hts, fu protagonista di una serie di attacchi mortali contro la comunità alawita, la stessa a cui appartiene anche Assad. Nella città che dista poco più di 160 chilometri da Damasco, tra l'altro, morirono due giornalisti occidentali, la statunitense Marie Colvin ed francese Remi Ochlik, entrambi uccisi il 22 febbraio 2012 in un bombardamento attribuito all'esercito.
L'avanzata dei ribelli
Non solo Homs. Le forze del governo siriano si sono ritirate anche da alcune zone della provincia di Raqqa, in particolare il campo petrolifero di Al-Thawrah, il villaggio di Al-Rasafah, l'area di Safyan e Inbaj, spostandosi verso il distretto di Maadan. In queste postazioni sono subentrate le Forze democratiche siriane (Sdf), cioè l'alleanza di milizie curde sostenuta dagli Usa che ha costituito un alleato chiave dell'Occidente nella lotta contro l'Isis. Pare che lo spostamento dell'Sdf sia una misura precauzionale per fare fronte a eventuali attacchi dell'Isis che si teme possano esserci dopo il ritiro delle forze di Assad.
A Damasco, intanto, i sistemi di difesa aerea delle Forze armate regolari siriane hanno intercettato obiettivi "ostili" nello spazio aereo di Damasco, la capitale della Siria. Un comunicato del ministero della Difesa siriano precisa che le forze governative fedeli al presidente siriano, Bashar al Assad, hanno "abbattuto due aerei, senza causare vittime o perdite materiali". Per sostenere la Siria, l'Iran starebbe valutando l'invio di missili e droni, e di aumentare il numero dei suoi consiglieri militari nel Paese.
"Non è da escludere che Teheran dovrà inviare equipaggiamento militare, missili e droni in Siria", ha detto alla Reuters un alto funzionario iraniano.
"Teheran ha preso tutte le misure necessarie per aumentare il numero dei suoi consiglieri militari in Siria e schierare le forze", ha detto il funzionario in condizione di anonimato. "Ora, Teheran sta fornendo intelligence e supporto satellitare alla Siria", ha aggiunto. Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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