Hamas: "Rilasceremo tre ostaggi sabato". La tregua (forse) regge

I mediatori (Egitto e Qatar) hanno offerto garanzie che Israele rispetterà l'accordo di cessate il fuoco e inizierà veri negoziati per la seconda fase

Hamas: "Rilasceremo tre ostaggi sabato". La tregua (forse) regge
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La dirigenza di Hamas "risponde" all'ultimatum di Benjamin Netanyahu e Donald Trump: il portavoce Sami Abu Zuhri, in una intervista ad Al Jazeera ha affermato che Hamas stessa è impegnata ad attuare il programma di rilascio degli ostaggi, ma che non tutti saranno rilasciati il prossimo sabato. Secondo gli accordi, tre ostaggi dovrebbero essere rilasciati sabato prossimo, 15 febbraio.

"I mediatori (Egitto e Qatar) hanno offerto garanzie che Israele rispetterà l'accordo di cessate il fuoco e inizierà veri negoziati per la seconda fase". Lo riferiscono fonti di Hamas a Gaza - al sito del quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat - che hanno parlato di "un'atmosfera incoraggiante". Secondo le fonti, nel caso in cui Israele "rispetterà i termini dell'accordo, il processo di consegna degli ostaggi avverrà nei tempi previsti e senza problemi". Ieri le dichiarazioni da Washington e Tel Aviv si erano sovrapposte a quelle di Hamas: una serie di richieste contrastanti da parte di funzionari e del primo ministro Netanyahu sostenevano che Hamas dovesse rilasciare “i nostri ostaggi”, “9 ostaggi” e “tutti loro” affinché il cessate il fuoco possa continuare. Questo aveva paventato l'ipotesi della liberazione di tutti gli ostaggi nelle mani dei terroristi palestiesi.

I mediatori affermano di sperare di poter risolvere la controversia tra Hamas e Israele entro sabato e di far proseguire il cessate-il-fuoco secondo i piani. Un funzionario di Hamas, Mahmoud Merdawi, ha citato “segnali positivi” secondo cui gli ostaggi sarebbero stati rilasciati sabato, come da programma. Ma ha anche avvertito che il gruppo non ha ancora ricevuto le garanzie che chiede a Israele in merito alla consegna degli aiuti umanitari alla popolazione nella Striscia di Gaza.

Uno dei nomi di cui si vocifera la liberazione è quello Eitan Mor: la famiglia sostiene di aver ricevuto un segno di vita da lui. In un comunicato scrivono che “preghiamo per il ritorno di tutti gli ostaggi, compreso nostro figlio Eitan”. Si ritiene che gli ostaggi liberati abbiano ricevuto informazioni e segni di vita da almeno altri 11 ostaggi negli ultimi giorni. Mor, 23 anni, era una guardia di sicurezza al festival Nova rave quando è stato catturato.

I suoi genitori sono membri del Forum di Tikva delle famiglie degli ostaggi, un gruppo più falco che ha affermato che Israele non dovrebbe raggiungere un accordo a nessun costo. Tuttavia, negli ultimi giorni il gruppo ha ammorbidito la sua posizione, in particolare dopo il ritorno di tre ostaggi sabato in uno stato di grave debilitazione fisica.

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