Prigionieri di guerra ucraini giustiziati dai russi: il video choc dal fronte

Spunta un video pubblicato dal portale indipendente DeepState in cui alcuni militari fatti prigionieri vengono giustiziati da due russi

Prigionieri di guerra ucraini giustiziati dai russi: il video choc dal fronte
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Soldati ucraini presi prigionieri che vengono uccisi a vista da due militari russi vicino Robotyny, nella regione di Zaporizhzhia: è quello che viene mostrato in un video pubblicato dal progetto indipendente DeepState. Il filmato dell'esecuzione - qua in versione ridotta per non mostrare le immagini più cruente - dura un minuto e venti secondi. Si vedono due militari ucraini che camminano per qualche metro prima di venire giustiziati sul posto dai russi. Il tutto viene accompagnato da un commento in cui si legge: "Gli occupanti hanno sparato ai soldati ucraini vicino Robotyny. Secondo le unità vicine - si precisa - il 18 febbraio i russi hanno catturato parte di una postazione ucraina, dove si trovavano tre soldati della terza brigata Spartan. Il nemico ha catturato e fucilato i nostri soldati".

La parte centro-meridionale di Zaporizhzhia, del resto, è proprio la zona che si starebbe riscaldando in questi giorni di poco antecedenti al secondo anniversario dall'invasione di Putin in Ucraina. I soldati russi sono riusciti ad avanzare verso il villaggio di Robotyne, un territorio che la scorsa estate l'esercito ucraino aveva liberato. E questo potrebbe significare l'inizio di un nuovo impegno russo verso la stessa città di Zaporizhzhia, che era stata presa di mira nelle prime settimane della guerra ventiquattro mesi fa. In ogni caso, secondo fonti militari ucraine, le operazioni dei russi starebbero procedendo con successi molto limitati. "Li abbiamo fermati alla periferia di Robotyne", avrebbe detto Oleksandr Tarnavsky, comandante ucraino della zona. Le riprese dai droni mostrano la campagna piatta puntellata dai crateri delle bombe e i caseggiati ridotti in macerie.

Il commissario ucraino: "Violato il diritto umanitario internazionale"

La scorsa settimana Kiev aveva denunciato esecuzioni di prigionieri di guerra ucraini disarmati ad Avdiivka e Vesele da parte delle truppe russe. Il commissario ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets, ha chiesto al Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e alle Nazioni Unite di avviare un'indagine sulle circostanze che hanno portato la Russia a giustiziare alcuni soldati di Kiev durante la loro ritirata da Avdiivka. Il riferimento fatto, su Telegram, dallo stesso rappresentante istituzionale è alle presunte esecuzioni di sei prigionieri di guerra ucraini disarmati ad Avdiivka, già oggetto di un'indagine da parte del Servizio di Sicurezza ucraino.

"Le famiglie dei difensori hanno identificato come morti Heorhiy Pavlov, Andriy Dubnytsky e Ivan Zhytnyk. Con loro c'erano anche Oleksandr Zinchuk e Mykola Savosik, uccisi dai soldati russi. Le informazioni sul sesto soldato non sono ancora state confermate - ha scritto Lubinets -. In qualità di difensore civico dell'Ucraina, ho inviato urgentemente lettere al Cicr e alle Nazioni Unite per registrare questo crimine di guerra e chiarire tutte le circostanze".

Il commissario per i diritti umani ucraino intende poi sottolineare che "non è la prima volta che la Russia viola gravemente il diritto umanitario internazionale e le Convenzioni di Ginevra, giustiziando prigionieri di guerra".

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