Guerra a Gaza, Netanyahu: "Vittoria del bene sul male"| La diretta

I carri armati israeliani entrano a nord della Striscia, ma l'esercito precisa che non è ancora arrivata l'ora della grande offensiva terrestre. Bombardati anche i tunnel: "Notte peggiore dall'inizio della guerra". Nei raid uccisi i comandanti di forze aeree e navali di Hamas. Le ultime notizie

Guerra a Gaza, Netanyahu: "Vittoria del bene sul male"| La diretta
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Ventuno giorni fa iniziava la guerra in Israele. A tre settimane dall'apertura delle ostilità tra le truppe con la stella di David e Hamas, gli scontri hanno raggiunto un livello superiore a quello visto finora. Ieri l'esercito israeliano ha annunciato che avrebbe "allargato le operazioni di terra" ed è entrato con i carri armati nella zona settentrionale della Striscia di Gaza, un'incursione preceduta dalla più intensa campagna di bombardamenti dall'inizio del conflitto. A Gaza City, dove sono continuati per tutta la notte i raid aerei, sono state interrotte le linee telefoniche e la rete internet, mentre i tank di Israele hanno aperto il fuoco contro gli uomini armati del gruppo palestinese a Bureji e in altre località. "È stata la notte peggiore dall'inizio della guerra", raccontano dei testimoni raggiunti dal quotidiano Haaretz. Ma non è questa l'offensiva terrestre di cui hanno parlato per settimane il governo e lo stato maggiore israeliano. L'attacco sferrato in queste ore anticipa l'invasione vera e propria, i cui preparativi sono incominciati quasi subito dopo lo scioccante assalto dello scorso 7 ottobre. L'aviazione di Tel Aviv nel frattempo ha colpito i tunnel di Hamas a North Gaza, Deir al-Balah e Khan Younis. Scambio di accuse sull'ospedale di Al Shifa: i terroristi sostengono che l'area intorno alla struttura sanitaria sia stata uno dei bersagli principali dell'aeronautica israeliana, ma i militari dello Stato ebraico hanno accusato Hamas di nascondere un centro di comando sotto l'ospedale. L'organizzazione palestinese che controlla Gaza ha inoltre chiamato alle armi i connazionali della Cisgiordania. E il premier Benjamin Netanyahu è tornato a parlare alla nazione, dicendo: "Se Israele non vince questa guerra si diffonderà il male. Per questo la nostra sarà la vittoria del bene sul male". Ha aggiunto poi Netanyahu: "Abbiamo il sostegno di tutta la comunità internazionale".

Ecco le ultime notizie di oggi sabato 28 ottobre.

150 obiettivi colpiti e un comandante ucciso: il bilancio dei raid notturni

Sono circa 150 gli obiettivi sotterranei eliminati dai caccia israeliani nella notte tra ieri e oggi. A darne notizia è il portavoce dell'esercito di Israele nel suo briefing quotidiano. "Sono stati eliminati terroristi di Hamas e sono stati distrutti tunnel, zone di combattimento sotterranee e altre infrastrutture terroristiche sotterranee", ha detto. Non risultano ancora vittime appartenenti alle Idf e, affermano il capo di stato maggiore Herzi Halevy e gli altri generali, gli attacchi sono stati coordinati dal cielo dal mare contro Gaza City e dintorni. Tra i terroristi rimasti uccisi ci sarebbe anche Asem Abu Rakaba, tra i capi delle "forze aeree" palestinesi che avrebbero guidato il blitz con i parapendii il 7 ottobre. Razzi sono stati lanciati invece da Hezbollah al confine con il libano. Israele ha risposto con i jet attaccando le infrastrutture dei guerriglieri libanesi.

L'appello delle Idf agli abitanti di Gaza: "Andate a sud"

Le forze armate israeliane hanno lanciato un appello urgente alla popolazione palestinese residente a nord di Gaza per spostarsi immediatamente a sud per la loro incolumità. "La vostra finestra di opportunità si sta chiudendo", ha avvertito il portavoce militare Daniel Hagari, con un messaggio video in inglese pubblicato sulla piattaforma X. "L'umanità resta impressionata dal massacro compiuto da Hamas il 7 ottobre: un massacro - ha detto - di vite innocenti, uomini, donne, bambini e bebè, con la testa mozzata, uccisi, violentati, bruciati vivi. Noi non lo dimenticheremo, nè dimenticheremo il rapimento di oltre 200 ostaggi".

Gallant: "Scattata nuova fase"

Proseguire fino a nuovi ordini. È questa la direttiva del ministero della Difesa israeliano, che non cambia idea sull'operazione "Spade di ferro" contro Hamas. Secondo il ministro Yoav Gallant, la scorsa notte a Gaza è scattata una nuova fase della guerra. "La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l'operazione fino a nuove disposizioni", ha detto il generale a margine di una riunione con il capo di stato maggiore Herzi Halevi, i vertici della difesa e della sicurezza.

Colpito quartier generale contingente Onu in Libano

Almeno un colpo di artiglieria è finito contro il quartiere generale di Unifil, la missione Onu in Libano di cui fanno parte un migliaio di soldati italiani. Lo scrive l'Ansa che cita come fonte Andrea Tenenti, portavoce della forza di peacekeeping delle Nazioni Unite nel Paese dei Cedri. Non ci sarebbero vittime, ma sono stati segnalati danni materiali. Secondo l'intelligence militare libanese il proiettile, del calibro di 155 mm, sarebbe stato sparato da Israele e ha colpito la base Onu di Naqura, a ridosso della Linea di demarcazione tra Libano e Israele.

Hamas: "Israele esita perché ha paura"

"L'esitazione di Israele di fronte all'invasione di terra di Gaza dimostra uno stato di confusione e paura". Lo ha affermato un dirigente di Hamas, Izzat al-Reshek, citato dall'agenzia di stampa Shehab, vicina ad Hamas. "La resistenza è pronta allo scontro", ha aggiunto al-Reshek, denunciando poi che la privazione di acqua, combustibile e corrente elettrica imposta alla popolazione di Gaza da Israele "è un crimine di guerra".

Colono israeliano uccide palestinese in Cisgiordania

Un palestinese in Cisgiordania, Bilal Abu Salah, 40 anni, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco da un colono israeliano nel villaggio di Sawiya presso la città di Nablus. Lo riferisce il ministero della Salute palestinese in un comunicato. Il sindaco di Sawiya, Mahmud Hassan, ha detto ad Afp che l'uomo è stato ucciso mentre era intento alla raccolta delle olive con altri membri della sua famiglia nelle campagne non lontane dall'insediamento israeliano di Rechelim. "Sono stati attaccati da quattro coloni e uno di loro che era armato con un fucile M16 ha aperto il fuoco senza avvertimento", ha detto Hassan. "Abu Salah è stato colpito al petto e martirizzato davanti alla sua famiglia e ai bambini". L'esercito israeliano, interpellato da Afp, non ha per il momento rilasciato commenti.

Gli Usa chiedono aiuti umanitari e garanzie sui civili

Israele ha accettato la richiesta del segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin di "evitare di colpire persone non coinvolte", di non causare danni ai civili e di garantire l'accesso degli aiuti al valico di Rafah. Lo riporta il sito di informazione Ynet, che conferma anche il colloquio tra il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e il suo omologo americano.

Intercettato missile terra-aria dal Libano

Un missile terra-aria diretto contro un drone israeliano è stato intercettato dalla difesa aerea nell'area intorno alla frontiera tra Libano e Israele. Lo scrive il Times of Israel. In risposta, le forze di Tel Aviv stanno colpendo la zona da dove è partito il missile Sam (Surface-to-air).

Accordo tra Russia e Hamas per la liberazione degli ostaggi

Il governo di Mosca e l'organizzazione terroristica palestinese hanno raggiunto un accordo per la liberazione dei cittadini russi-israeliani rapiti durante il blitz del 7 ottobre. Musa Abu Marzouq, capo del dipartimento per le Relazioni estere di Hamas, ha dichiarato che "da parte russa, attraverso il ministero degli Esteri, abbiamo ricevuto una lista di persone che hanno la doppia cittadinanza. Le stiamo cercando. E' difficile, ma stiamo cercando. E quando li troveremo, li lasceremo andare".

Erdogan: "Israele metta fine a questa follia"

"Israele deve mettere fine a questa follia e fermare gli attacchi". Tuona così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall'agenzia di stampa Anadolu.

Meloni: "Novità importanti sugli ostaggi"

È arrivato anche il commento della premier italiana Giorgia Meloni sulla liberazione degli ostaggi. "Speriamo ci possano essere novità, che a un certo punto pareva ci fossero. Novità che sarebbero molto importanti per arrivare a una de-escalation", ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa ad Acqualagna, spiegando che si tratta "un lavoro certosino che conduciamo con grande responsabilità e equilibrio anche rispetto al nostro ruolo nel consiglio europeo e all'Onu".

Lavrov: "Stop a strategia terra bruciata"

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha invitato Israele a rinunciare alla strategia della "terra bruciata" nella Striscia di Gaza e a scommettere su una soluzione pacifica del conflitto con i palestinesi. "Stiamo inviando segnali agli israeliani, segnali sulla necessità di continuare a cercare una soluzione pacifica e di non portare a termine la strategia della terra bruciata nella Striscia di Gaza. Se Gaza viene distrutta, se 2 milioni di persone vengono espulse, come alcuni politici in Israele e all'estero stanno cercando di fare, si creerà una catastrofe per molti, molti decenni, se non secoli", ha dichiarato il capo della diplomazia di Mosca in un'intervista all'agenzia di stampa BelTA.

Abbattuti due droni in Egitto: la conferma

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha confermato che ieri sono stati abbattuti due droni in Egitto. "Avevo messo in guardia da una espansione regionale del conflitto in Medioriente", ha detto al-Sisi. Secondo i media israeliani, i due droni sono stati lanciati dai miliziani sciiti Houthi dallo Yemen e miravano a colpire il porto di Eliat in Israele. I due velivoli kamikaze sono caduti nella città egiziana di Taba sul Mar Rosso, colpendo un centro medico e un edificio residenziale, e in quella di Nuweiba nella Penisola del Sinai. Sei civili egiziani sono rimasti feriti per l'esplosione a Taba.

L'esercito israeliano avanza a Gaza: "Nessuna perdita"

L'esercito israeliano sta avanzando secondo le diverse fasi che si è imposto per la guerra a Gaza. Ad affermarlo è il portavoce delle Idf, Daniel Hagari. "Le forze di fanteria, corazzate, ingegneria e artiglieria partecipano all'attività, accompagnate da un pesante fuoco aereo", ha detto il contrammiraglio israeliano, evidenziando che "le forze sono ancora sul terreno e continuano i combattimenti". Non ci sarebbero ancora perdite.

La mappa dei tunnel distrutti

L'esercito israeliano ha mostrato una mappa che ritrarrebbe 5 tunnel usati da Hamas per il trasporto di armi e fuga in caso di attacchi e di trasferimento degli ostaggi. Si tratterebbe di una rete sotterranea, in alcuni punti lunga perfino tre km, a 12 metri di profondità: da North Gaza a Deir Al-Balah, un altro a Gaza e gli ultimi due a sud della Striscia, non lontano dal valico di Rafah. L'intelligence dello Stato di Israele avverte comunque che questi bunker potrebbero essere stati riempiti di esplosivo da usare contro i soldati israeliani.

Droni contro base Usa in Siria

Nuovo assalto con droni contro una base militare americana in Medio Oriente. Stavolta l'installazione finita sotto il tiro dei velivoli senza pilota è quella vicina al giacimento petrolifero di Al-Omar, nella Siria orientale. Lo riporta il canale arabo Al Mayadeen, che descrive anche forti esplosioni sentite nella base. Non ci sono dettagli su morti o feriti. Il gruppo della Resistenza Islamica dell'Iraq ha rivendicato: si tratta di alcuni miliziani sciiti in passato nemici dell'Isis.

Ucciso comandante forze navali Hamas

Tra le vittime degli ultimi raid ci sarebbe anche il comandante delle forze navali di Hamas della brigata di Gaza City, Ratib Abu Tzahiban. Lo riferisce il portavoce militare, che ha precisato come Tzahiban abbia comandato il tentativo di infiltrazione avvenuto lo scorso 24 ottobre. "La Marina sta fornendo sostegno alle forze terrestri impegnate fino ad ora all'interno di Gaza per l'incursione cominciata ieri sera", ha detto il portavoce.

Italiani a Gaza, Tajani: "Sono a sud lontani dai combattimenti"

Buone notizie dagli italiani a Gaza. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha fatto sapere che la Farnesina è riuscita a contattare uno dei 14 connazionali, 7 con passaporto italiano e 7 con doppia cittadinanza, sulla Striscia di Gaza. "Si trovano nel sud della Striscia di Gaza, in una zona lontana dai combattimenti e dalle esplosioni", ha detto il vicepremier intervenendo su Rai 3. "Ho parlato con il console italiano a Gerusalemme, che è entrato in collegamento con gli italiani che sono nella Striscia di Gaza e che non stanno correndo pericoli perché non ci sono combattimenti in quell'area", ha concluso il leader di Forza Italia. Ieri si erano persi i contatti dopo il blackout delle comunicazioni scattato a Gaza.

Gaza, ok di Israele a più aiuti umanitari ma niente carburante

Israele ha deciso che, con il progredire delle operazioni di terra a Gaza, gli aiuti umanitari aumenteranno e potranno entrare nella Striscia molti camion carichi di cibo e medicine dopo ovviamente l'ispezione al valico di Rafah. Lo scrive il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. Israele insiste però sul divieto all'ingresso di carburante che, secondo il governo, consente ad Hamas di alimentare i generatori di corrente che pompano ossigeno nei tunnel.

Veicolo militare israeliano in Cisgiordania
Veicolo militare israeliano in Cisgiordania.

Telefonata Netanyahu-Johnson, presto nuovi aiuti dagli Usa

Colloquio telefonico tra il neoeletto speaker della Camera dei Rappresentanti Usa Mike Johnson e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. I due hanno parlato degli aiuti bellici che gli Stati Uniti sono pronti a inviare al suo alleato mediorientale ed è stato trovato un accordo per scorporare i 14,3 miliardi previsti in un pacchetto più ampio che include anche fondi destinati all'Ucraina. La Camera è l'organo legislativo che negli Usa ha il potere di spesa. Le forniture erano rimaste "congelate" nell'attesa che venisse nominato un nuovo speaker e che dunque potessero riprendere i lavori al Congresso.

L'esercito israeliano: "Incolumità giornalisti non garantita"

L'incolumità di giornalisti, fotografi e teleoperatori impegnati a Gaza non sarà garantita. Lo affermano le Idf dopo aver sentito le agenzie di stampa Reuters e Afp. "Verranno prese di mira tutte le attività militari di Hamas in tutta Gaza", si legge in una risposta fornita dalle forze armate alle principali testate internazionali. Israele ha accusato Hamas di svolgere intenzionalmente le sue operazioni militari vicino ai giornalisti con l'obiettivo di metterli in pericolo.

Biden agli alleati dell'Iran: "Pronti a nuove azioni"

In una lettera allo speaker della Camera dei Rappresentanti, il presidente Usa Joe Biden ha confermato che il suo Paese è "pronto a intraprendere ulteriori azioni", riferendosi agli attacchi, circa 20 negli ultimi 11 giorni, da parte delle milizie pro-Iran contro le forze statunitensi stanziate in Siria e in Iraq. Ieri l'Air Force ha bombardato due siti in Siria orientale usati come da depositi di munizioni dai pasdaran iraniani (Irgc).

"I nostri obiettivi richiedono un'operazione di terra"

Il capo di stato maggiore delle Forze di Difesa israeliane, Herzl Halevi, ha affermato: "Le forze di terra dell'Idf stanno conducendo un'operazione significativa e complessa.

Non ci sono conquiste senza rischi e, come sappiamo, non c'è vittoria senza sacrifici. Per fare uscire allo scoperto il nemico, per sconfiggerlo, non c'è altra scelta che entrare con la forza nel suo territorio. Questa operazione va incontro a tutti gli obiettivi della guerra".

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