La sicurezza informatica dei dispositivi che utilizziamo quotidianamente è molto importante: non curarsene significa esporre i nostri device e i dati al loro interno a costanti pericoli. Capita tuttavia che a volte il mancato aggiornamento di un dispositivo non sia colpa del proprietario, ma dell'azienda che lo produce.
In tal senso, Jake Moore, consulente globale per la sicurezza informatica di ESE, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ha detto: "Ci sono tanti vecchi iPhone ancora in circolazione che non ricevono più gli aggiornamenti rispetto alle patch di sicurezza. Una volta individuata la vulnerabilità, questa può essere rapidamente sfruttata dagli aggressori e diretta contro chiunque abbia dispositivi senza patch. Le persone che utilizzano iPhone senza patch in garanzia, anche se è frustrante, dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di sostituirli con un dispositivo più nuovo e più sicuro".
Questa affermazione, com'è comprensibile, ha mandato in allarme i consumatori, è quindi opportuno spiegare che cosa intendesse l'esperto.
Come funzionano gli aggiornamenti su smartphone
Per comprendere l'affermazione di Moore, è fondamentale spiegare che cosa si intende per "aggiornamento". Con questo termine, infatti, non si individua solamente un concetto, ma almeno due. Il primo tipo interessa i sistemi operativi che animano i dispositivi. Per esempio, su iPhone al momento è presente - se il dispositivo è aggiornato correttamente - iOS 17.5, e presto arriverà la versione successiva. Questo primo tipo di update generalmente riguarda la veste grafica del software e, più in generale, le sue funzionalità operative.
Esiste poi un secondo genere di aggiornamento, assimilabile al primo ma potenzialmente molto più importante per la funzione che svolge. Si tratta di un tipo di update che serve a installare le nuove patch di sicurezza, ossia gli aggiornamenti finalizzati a correggere le vulnerabilità.
Quali sono i dispositivi a rischio: iPhone ma non solo
Queste due tipologie di aggiornamenti non vanno confuse, poiché spesso non vanno di pari passo. Capita infatti che un dispositivo - sia esso uno smartphone o un pc - venga periodicamente dotato di una veste grafica più attraente, ma che le patch di sicurezza non vengano aggiornate, rendendolo quindi esposto a dei rischi.
Due degli ultimi dispositivi più diffusi che devono fare a meno dell'aggiornamento delle patch di sicurezza sono l'iPhone 6 e l'iPhone 6s (e precedenti), ancora oggi molto diffusi. Questo problema, inoltre, interessa in particolar modo il mondo di Android che, rispetto a quello Apple, è popolato di numerosi dispositivi di fascia medio-bassa che finiscono per essere "abbandonati a loro stessi" (almeno per quanto riguarda l'aggiornamento delle patch) molto prima di quelli dell'azienda di Cupertino.
Ad ogni modo, l'avvertimento di Moore è un ottimo modo per riportare l'attenzione su un tema spesso trascurato, ossia
quello della sicurezza informatica sui nostri smartphone. Adesso, magari, i consumatori preoccupati saranno maggiormente invogliati a controllare che i loro dispositivi siano aggiornati correttamente e, di conseguenza, sicuri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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