Le loro vite sono cominciate nella difficoltà dal primo istante. A volte sono riusciti a crescere bene e trovare un posto nel mondo, altre volte meno. Ma è importante conoscere le loro storie, perché ci crescono accanto, anche se un po' nascosti e poi entrano nella società. Sono gli adolescenti che vivono nelle case-famiglie, ragazzi problematici o addirittura, provenienti da situazioni complicate, da famiglie talvolta assenti o, ancor peggio, violente. A raccontare le loro storie è Zona Protetta, una docu-serie in onda da domenica in seconda serata su Raitre e già disponibile su RaiPlay. Sono gli stessi ospiti delle comunità a descrivere le proprie esperienze, in un progetto di recupero filmato e documentato, decidendo come raccontarsi, nel modo in cui far sentire più forte la propria voce. A recepire le loro storie sono cinque giovani film-makers che, pur rimanendo invisibili, restituiscono allo spettatore un frammento di quelle vite. Si racconta la vita nelle case-famiglia ma anche il dopo, quando i ragazzi tornano all'esterno. I protagonisti della serie sono Vanessa, Blessing, Mahmoud, Khansaa, Nicoletta, Andrea, Maria Sole, Marta, Sharon, Diana, Pia, Youssef.
E le comunità si trovano a Orte, Santa Severa, Subiaco, Ancona e Bolzano: si ispirano al lavoro di Marco Lombardo Radice e Tito Baldini (foto), il cui motto è «se dai ciò di cui il ragazzo ha veramente bisogno, con attenzione alla sofferenza dell'anima e alla sua cura, i miracoli sono possibili».
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