L'Aquila - "La sceneggiata concepita dall’Anm che abbandona a singhiozzo le cerimonie di apertura dell’anno giudiziario, che la stessa Anm ha trasformato negli anni in una celebrazione sindacale di casta, dà il segno dell’inconsistenza e della demagogia delle proteste dei magistrati, dirette in realtà alla difesa di privilegi e benefits". Lo hanno detto questa mattina a L’Aquila i penalisti italiani nel corso dell’inaugurazione del loro anno giudiziario. "Il rivolgersi alla piazza della Anm nelle sedi distrettuali (ma non all’Aquila nè in sede nazionale) dimostra - sottolineano - come il sindacato delle toghe si atteggi ormai a partito politico che si muove per la conservazione dell’esistente e che vuole continuare a tenere sotto ricatto la politica di qualunque settore".
I penalisti italiani che si ritrovano all’Aquila da tutta Italia, ha fatto notare il leader Oreste Dominioni, "denunciano la deriva populista dell’Anm che conferma la necessità di procedere a riforme di sistema senza indugi ed esitazioni".
Processo breve Il disegno di legge sul cosiddetto processo breve "non realizza effettivamente una giustizia di ragionevole durata", pur fissando in tempi certi la fase del giudizio, ha poi detto Dominioni, confermando, il giudizio "assolutamente" negativo sul ddl. Secondo Dominioni, non verrebbe considerata la fase delle indagini preliminari, che rappresenta la causa principale delle lungaggini dei procedimenti, tanto che proprio in questa fase si determina il numero maggiore di prescrizioni.
Ma perchè funzioni, "il processo breve avrebbe bisogno anche di interventi sulla gestione delle risorse: non basta - ha sostenuto Dominioni - razionalizzare quelle esistenti, ma è necessario che vengano effettuati ulteriori stanziamenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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