«Se soltanto uno potesse impadronirsene e serbarla entro di sé,- scriveva Bernard Berenson,-sarebbe un dio». Così nel suo Viaggio in Sicilia il celebre studioso definiva l'amore per la Trinacria.
Questo è ciò che i viaggiatori di tutto il mondo sentono all'arrivo presso Isola Bella, in provincia di Messina (a meno di un'ora dall'aeroporto di Catania), un angolo sospeso fra mare e cielo, detentore di una sorta di magnetismo ancestrale, che rappresenta uno dei paesaggi più suggestivi del Mediterraneo. L'isolotto, protetto dal WWF, si congiunge alla terra da un piccolo istmo, una lingua di sabbia, coperta o scoperta, a seconda delle maree, ai piedi della tanto amata Taormina, dove cultura e riti mondani non si esauriscono mai, con un clima favorevole quattro stagioni su quattro e le spiagge intorno che da sempre richiamano artisti, scrittori e star del cinema.
Donata nel 1806 alla città da re Ferdinando I di Borbone, poi l'isola venne acquistata da Miss Travelyan, che fece piantare le prime essenze esotiche, che sono parte integrante del verde dell'isola. Dopo varie peripezie e lasciti testamentari, l'isola fu acquistata dai fratelli Bosurgi, ricchi industriali che vi costruirono una villa su terrazzamenti con stanze mimetizzate fra le rocce.
Oggi è proprietà della Regione Siciliana e visitabile durante il giorno fino al tramonto. Disabitata dagli uomini, i fortunati inquilini che la abitano sono i Podarcis sicula medemi, ovvero una rarissima specie di lucertole, innocue e spettacolari per la particolarità del petto color rosso. Profumato, fresco e ricco di flora e fauna è il mare attorno al promontorio di Sant'Andrea e sino alle rocce di Capo Taormina, nella sua verde Riserva, attorno al quale partono le piccole imbarcazioni (il tour costa pochi euro), che accompagnano i turisti in cerca della suggestiva Grotta Azzurra e dei faraglioni fino alla Baia di Naxos, ideale per gli amanti della subacquea che possono scovare nei fondali stelle marine, coralli e diverse varietà di pesci.
Dall'acqua si passa volentieri alla città medievale, Taormina, il santuario del turismo siciliano che resta una meta chic, con le sue piazze eleganti circondate dai negozi di moda, i bar e le gelaterie storiche sempre piacevolmente affollate. Il carnet de voyage vuole che si visiti il Teatro Greco: la scenografia del palco è unica perché regala la profonda vista sulla baia di Giardini Naxos, l'Etna è sullo sfondo, mentre l'acustica eccellente è invariata da secoli. Le botteghe di ceramica e gioielli del centro restano aperte fino a tardi (in estate fino anche a mezzanotte) ed è un rito entrare nel vicoletto pittoresco e ordinare la granita al Bam Bar (via Di Giovanni 45), ai gelsi o al caffè con panna e brioche, come la gradiscono di più i siciliani, prima di raggiungere il belvedere a metà di Corso Umberto: la piazza IX aprile, teatro di abbracci appassionati e pose sorridenti per le foto ricordo con uno sfondo mozzafiato.
Ma l'indirizzo da non perdere è l'Hotel La Plage, il cinque stelle che ha una posizione privilegiata in riva al mare, l'unico albergo di fronte all'Isola Bella, che si affaccia senza mostruosità in cemento e con le sue suite e bungalow circondati da una verde pineta secolare, direttamente sulla spiaggia, dove si può prendere il sole e ordinare un semplice drink o uno chic-nic, un pranzo leggero da gustare comodamente sotto l'ombrellone.
Bello di giorno e unico di notte, l'Hotel La Plage promette ai fidanzati un sogno realizzabile: la notte «Dimmi di sì», per chi intende fare la proposta di matrimonio alla propria bella riservando l'unico tavolo a lume di candela per una cena indimenticabile sulla romantica baia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.