Immigrati, servizi: "Ondata in arrivo dalla Libia" Maroni: "Con Tunisi l'accordo sta funzionando"

Gli immigrati potrebbero essere l’arma segreta di Gheddafi. Riunione del Copasir sull'emergenza: il Colonnello avrebbe già liberato 15mila persone che sono pronte a riversarsi verso l’Italia. Il porto di partenza sarebbe quello di Zuwarah. Il ministro degli Interni: "Conclusa la fase acuta dell’emergenza"

Immigrati, servizi: "Ondata in arrivo dalla Libia" 
Maroni: "Con Tunisi l'accordo sta funzionando"

Roma - Gli immigrati potrebbero essere l’arma segreta di Gheddafi. Secondo quanto emerso dalla riunione del Copasir, il rais libico avrebbe liberato le oltre 15mila persone provenienti dal Corno d’Africa, dal Ciad e dall’Africa subsahariana, finora detenute nei cosiddetti centri lager e pronte a riversarsi verso l’Italia. Il porto di partenza sarebbe quello di Zuwarah, a circa 120 chilometri da Tripoli e tuttora controllato dal regime.

Escluse le infiltrazioni terroristiche Il direttore dell’Aisi Giorgio Piccirillo avrebbe escluso per ora l’infiltrazione di terroristi fra gli immigrati giunti in Italia. Fonti del Copasir fanno però notare che Gheddafi potrebbe tentare di infiltrare potenziali terroristi, soprattutto dal Sudan, fra i barconi provenienti dalla Libia. Per quanto riguarda la Tunisia, al Copasir si fa notare che gli scafisti hanno ormai sviluppato un giro d’affari di milioni di euro, che rende facile avvicinare poliziotti che guadagnano 500 euro al mese. Nell’audizione odierna di Piccirillo si è anche parlato della sicurezza energetica e del recente pacco esplosivo inviato alla caserma Ruspoli della brigata paracadutisti Folgore di Livorno (un militare ferito).

Il fronte tunisino Buone le notizie invece che arrivano dal fronte tunisino. "La fase acuta dell’emergenza che ci ha portato a realizzare centri e tendopoli si è conclusa", ha assicurato il ministro dell’Interno Roberto Maroni sottolinenado che "l’accordo con la Tunisia sta funzionando".

"utti i giorni vengono fatti i rimpatri di coloro che sono giunti dopo il 5 aprile", ha puntualizzato il titolare del Viminale sottolineando che sono stati anche potenziati i servizi di pattugliamento delle coste e i sistemi di controllo.

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