Inaugurato dalla Gelmini il primo liceo con lo studio del cinese per cinque anni

A Roma il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II propone per la prima volta un corso di studi con l'opzione del cinese. Il ministro della Pubblica Istruzione : «É un modello per gli altri istituti, questa è la scuola che vorrei per tutti i ragazzi italiani»

La Cina è davvero vicina. Almeno a Roma, dove ieri il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha inaugurato ufficialmente il primo liceo in Italia che propone per l'intero quinquennio l'insegnamento della lingua cinese. Il Liceo è il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e alla cerimonia hanno preso parte anche l'ambasciatore cinese in Italia Sun Yuxi, il rettore de La Sapienza Luigi Frati e il presidente della Fondazione Italia-Cina, Cesare Romiti.
Per il ministro Gelmini questo progetto può diventare un modello per le altre scuole. «I nostri ragazzi vanno formati per essere cittadini del mondo e lo studio del cinese va in questa direzione. Essere qui oggi mi dà coraggio ed è la prova che è possibile migliorare la scuola. -dice il ministro- Qui sono state applicate in maniera anticipata rispetto ad altri istituti molte novità che noi abbiamo introdotto con la riforma della scuola. Non solo il grembiule ma anche il maestro prevalente, per non dimenticare anche la riforma della scuola superiore con la possibilità di insegnare nell'ultimo anno una materia in lingua straniera».
Occorre puntare sempre di più proprio sull'insegnamento delle lingue straniere, sottolinea il ministro. «Non dobbiamo avere paura dei cambiamenti e la scuola deve mettere sempre più al centro la formazione della persona: questa è la scuola che vorrei per tutti i ragazzi italiani», commenta la Gelmini. Soddisfatto anche l'ambasciatore cinese in Italia Sun Yuxi. «Studiare una lingua non è solo conoscere un nuovo idioma ma aprire una porta verso il futuro.-affarma l'ambasciatore- La Cina è il più grande Paese in via di sviluppo e con lo sviluppo più veloce. La conoscenza della lingua cinese può inoltre permettere ai ragazzi di conoscere la storia del nostro Paese fino in fondo e favorire l'amicizia tra l'Italia e la Cina».
Sono 28 gli alunni dellaa prima classe del liceo nel cui piano di studi è previsto l'insegnamento del cinese.

Il dirigente scolastico Emilio Fatovic assicura che «il progetto è stato accolto con grande entusiasmo da parte dei ragazzi e per l'anno prossimo ci sono già 120 richieste. Si presenta come un laboratorio di innovazione». Le ore previste per l'insegnamento del cinese sono 7 per il primo anno e 5 per quelli successivi.

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