Le indagini sulla morte di Gareth Williams, spia dell'MI6 britannico, potrebbero essere arrivate a un punto di svolta. Una decina di giorni fa un esperto di analisi forensi, Peter Faulding, aveva detto che Williams non si vestiva da donna per motivi personali, ma piuttosto come copertura per operazioni investigative.
Oggi è il turno di Boris Karpichkov, ex spia del Kgb che ha disertato qualche anno fa. Karpichkov ha dichiarato al quotidiano britannico Daily Mirror che Williams è stato ucciso dal SVR, il servizio segreto russo che ha sostituito il sovietico Kgb. Karpichkov cita fonti dell'intelligence e spiega che gli agenti di Mosca hanno deciso di eliminare Williams dopo che quest'ultimo si era rifiutato di operare come agente doppiogiochista in un operazione nominata Sweetie.
Karpichkov però smentirebbe Faulding. "Gli agenti russi - spiega l'ex-spia - hanno osservato a lungo le abitudini stravaganti di Williams ed erano pronti a ricattarlo per reclutarlo" a questo proposito Karpichkov spiega che Williams si sarebbe rifiutato di fare il doppio gioco ma soprattutto era pronto a fare il nome del suo contatto russo, una spia sotto copertura nel GCHQ, il Quartier generale britannico del governo per le comunicazioni. Per questo motivo, conclude Karpichkov: "Il SVR non ha avuto alternative: ha eliminato la spia dell'MI6 per proteggere il proprio agente all'interno del GCHQ".
Karpichkov tra vecchie fonti in patria e osservazioni della villa di Williams ha detto che i gli agenti russi hanno visitato la casa più volte, anche dopo la morte della spia, probabilmente con una squadra di "pulizia" che ha rimosso ogni prova dell'omicidio.
Mentre gli investigatori sembrano ancora dell'opinione che Williams sia morto per un gioco erotico finito male, Karpichkov iniste sul "gioco di spie": "Per quello che mi è dato sapere la spia russa che ha cercato di reclutare l'ex-MI6 è ancora dentro il GCHQ".
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