I punti chiave
I passi avanti della medicina a braccetto con la tecnologia hanno portato alcuni ricercatori dell'Università Politecnica di Hong Kong a una scoperta molto significativa: con alcuni precisi indicatori vascolari, la retina dell'occhio può essere in grado di stabilire se una persona rischia l'ictus con la stessa precisione di altri metodi oggi utilizzati ma in maniera molto meno invasiva.
I risultati dello studio
Grazie a quella che viene chiamata "impronta digitale" nella retina, sono stati evidenziati 29 diversi indicatori di salute vascolare suddivisi per categorie: a partecipare alla ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Heart sono stati 68.753 pazienti che fanno parte dell Biobanca del Regno Unito ai quali è stato esaminato il fondo oculare. Nell'arco di 12 anni sono state colpite da ictus 749 persone con dei parametri che hanno riguardato la densità e altri particolari di vene e arterie. In questo modo è stato possibile stabilire chi effettivamente rischiava maggiormente un ictus.
Chi sono i più esposti
Le persone colpite dalla patologia erano "significativamente più anziane, di sesso maschile, fumatori e diabetiche. Inoltre, pesavano di più, avevano una pressione sanguigna più alta e livelli più bassi di colesterolo 'buono', tutti fattori di rischio noti per l'ictus", hanno spiegato i ricercatori. "L'intricata rete vascolare della retina condivide caratteristiche anatomiche e fisiologiche comuni con la vascolarizzazione del cervello, rendendola un candidato ideale per valutare i danni causati da malattie sistemiche, come il diabete". Nel dettaglio, ogni variazione degli indicatori presi in esame è stata associata a un aumento del rischio di ictus del 10-19% mentre in quelli che sono definiti "parametri di calibro", ogni cambiamento è stato associato a un rischio aumentato che variava dal 10,1% al 14,1%.
Cosa può cambiare
Grazie a questo studio si aprono importanti prospettive sulla prevenzione di una patologia, l'ictus, che ogni anno nel mondo colpisce circa 100 milioni di persone ed è la causa di 6,7 milioni di morti. La retina, adesso, diventa un indicatore potenziale molto forte per prevedere uil rischio ictus che finora non era stato esplorato a fondo. "L'ultima generazione di intelligenza artificiale, come il Retina-based Microvascular Health Assessment System (Rmhas), ha aperto le possibilità per l'identificazione di marcatori biologici in grado di prevedere con precisione il rischio di ictus senza la necessità di test di laboratorio invasivi", hanno aggiunto gli studiosi.
In pratica questo modello di analisi combinato con i fattori sopra descritti "è stato valido quanto l'uso dei soli fattori di
rischio tradizionali" per prevedere il rischio futuro di incorrere in questa patologia. "I 29 nuovi indicatori retinici identificati offrono nuove strade per la ricerca sulla fisiopatologia dell'ictus".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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