Rinoplastica: tutto quello che c’è da sapere

Tutte le novità e le tecniche più avanzate a disposizione oggi per chi vuole sottoporsi ad un intervento di rinoplastica

Rinoplastica: tutto quello che c’è da sapere

Le tecniche chirurgiche si sono evolute anche per il naso. Nel passato effettuare l’intervento significava dover rimanere per giorni se non settimane con lividi, i tamponi utilizzati causavano dolore alla rimozione e i risultati potevano essere migliorativi ma non del tutto soddisfacenti.

I pazienti chiedono di evitare risultati come il “nasino alla francese” e a questo tipo di naso possiamo dire ormai addio nel 2023. Infatti con le nuove tecniche chirurgiche come la rinoplastica di preservazione o la rinoplastica strutturata i risultati sono esteticamente migliori ed evitano nasi insellati o con punte iperruotate che i pazienti tanto temono.

È fondamentale però scegliere un chirurgo esperto in rinoplastica e soprattutto aggiornato per quanto riguarda le nuove tecniche chirurgiche.

Il cosidetto naso alla francese infatti è il risultato non naturale di tecniche ormai passate, di moda tra gli anni '90 e 2000. Come tutto, anche la chirurgia plastica si è evoluta, e i nuovi nasi oggi possono essere belli e soprattutto naturali!

rinosettoplastica

Il dolore dopo l’intervento?

Interrogo sempre i miei pazienti sul livello di dolore dopo l’intervento di rinoplastica o rinosettoplastica. La maggior parte dei pazienti indica un livello di dolore tra 1 e 2 su una scala di 10 e assume al massimo 1-2 tachipirine nei giorni immediatamente successivi alla chirurgia. Anche se il dolore post operatorio è una delle maggiori paure dei pazienti, nella realtà è quasi totalmente assente dopo questo tipo di chirurgia, grazie all’utilizzo di nuove tecniche per ridurre al massimo la comparsa di dolore e aumentare quindi il comfort successivo per ogni paziente.

chirurgia

Rinoplastica o rinofiller?

Il rinofiller è un trattamento che consiste nella infiltrazione di acido ialuronico a livello del naso per camuffarne i difetti. È però bene ricordare che è indicato solo per piccoli difetti del naso: pazienti con nasi grandi, storti o gobbe molto grandi non hanno indicazione a sottoporsi a questo trattamento in quanto non otterrebbero risultato migliorativo, anzi.

Il filler aumenta la grandezza del naso sia in visione laterale che in visione frontale. L’accumulo di filler nel naso può causare inoltre alterazioni della pelle sovrastante con colorazione rossa e in rari casi anche morte della pelle del naso.

Il trattamento inoltre va ripetuto almeno 2/3 volte all’anno in quanto l’acido ialuronico iniettato va incontro a riassorbimento.

Moltissimi pazienti decidono quindi di sottoporsi a rinoplastica dopo aver fatto rinofiller. Le ragioni di solito sono l’insoddisfazione per quanto riguardi i risultati ottenuti. Opero pazienti che hanno effettuato rinofiller precedentemente, ma è necessario alcune settimane prima dell’intervento utilizzare la “ialuronidasi” per sciogliere i residui di acido ialuronico presenti a livello del naso e tornare alla condizione di partenza dello stesso.

È fondamentale inoltre ricordare che problemi respiratori funzionali non vengono assolutamente risolti dal filler. Quindi pazienti che vadano a presentare deviazione del setto o ipertrofia dei turbinati non trovano alcun giovamento nel fare rinofiller.

Rinoplastica, rinosettoplastica o settoplastica?

rinosettoplastica

La rinoplastica è l’intervento per modificare l’estetica della piramide nasale e quindi la porzione esterna del naso. Per rinosettoplastica invece si intende l’intervento che ha come finalità quello di migliorare sia l’estetica che la funzione del naso. Infine per settoplastica si intende il solo intervento per il setto del naso, effettuato di solito in associazione alla riduzione e plastica dei turbinati inferiori, che risultano essere alterati quando si presenta deviazione del setto nasale.

Quindi: sia l’estetica che la respirazione possono essere operate insieme durante l’intervento di rinosettoplastica.

Per la rinosettoplastica o setto plastica è necessario rivolgersi ad un otorino? La risposta è NO. Ci si può rivolgersi anche a un chirurgo plastico, come la sottoscritta, che abbia esperienza non solo della estetica nasale ma anche dei problemi respiratori del naso.

“Dottoressa mi hanno detto che i tamponi fanno male!”

Ecco un altro mito da sfatare, facendo però alcune considerazioni.

I pazienti che effettuano una rinoplastica estetica possono nella maggior parte dei casi non avere tamponi. Per quanto riguarda i pazienti che invece si sottopongono a rinosettoplastica si possono utilizzare i tamponi o splint di silicone. I tamponi utilizzati da me non fanno male alla rimozione, in quanto scivolosi, non aderiscono alle pareti nasali e quando vengono tolti non creano assolutamente alcun disagio al paziente. I tamponi di solito sono rimossi dopo circa 2/3 giorni dall’intervento mentre invece gli splint di silicone, che stabilizzano il setto e permettono sin dal primo momento la respirazione, vengono tolti a 7 giorni.

Anestesia locale e generale?

Alcuni pazienti sono spaventati dalla anestesia generale. Non esiste un tipo migliore di anestesia, ma la rinoplastica estetica ( senza la parte funzionale) può essere effettuata sia in anestesia locale ( con paziente sedato, ma sveglio) sia in anestesia generale. È meglio evitare, per pazienti eccessivamente ansiosi, la anestesia locale e optare per la anestesia generale che non farà avere alcun ricordo dell’intervento effettuato.

Recupero dopo l’intervento

“Dopo quanto tempo posso tornare a lavoro o all’università?” ancora una altra delle domande più frequenti dei pazienti. Tranquilli! Appena sarà tolto il gessetto si potrà tornare alle normali attività lavorative. Il recupero dopo rinoplastica è infatti abbastanza rapido, al contrario di altri interventi di chirurgia plastica .

Inoltre con le nuove tecniche la comparsa di lividi è molto ridotta, se non del tutto assente in alcuni pazienti cosi come il gonfiore sul viso a 1 settimana. Questo permette quindi di poter uscire senza doversi creare troppi problemi!

Cosa evitare dopo una rinoplastica?

Nella prima settimana dopo l’intervento è meglio dormire con uno o due cuscini dietro la testa ed evitare posizioni di lato mentre si riposa o si dorme. Per quanto riguarda la dieta è bene assumere cibi non troppo duri, né troppo caldi o troppo freddi.

Per chi indossa occhiali, si dovrebbe evitare di indossarli nel primo mese dopo l’intervento, sia per quanto riguarda quelli da vista che quelli da sole. Per quanto riguarda gli sport è meglio evitare calcio, pallavolo, basket o tennis durante i primi 2/3 mesi dall’intervento e tuffi di testa a mare per evitare traumatismi sul nuovo naso.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica