Insultò carabinieri durante un permesso premio Negata la semilibertà, Vallanzasca resta dentro

Il tribunale di sorveglianza nega la semilibertà. Il bel René deve restare in carcere: decisiva la denuncia presentata dai carabinieri per offese e insulti durante un permesso premio a dicembre. Oggi la morte della madre dell'ex bandito

Insultò carabinieri durante un permesso premio  
Negata la semilibertà, Vallanzasca resta dentro

Milano - Renato Vallanzasca non può ottenere la semilibertà, come aveva chiesto. Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Milano che ha respinto, nel giorno della notizia della morte dell’anziana madre, l’istanza presentata personalmente dal bel Renè, con la quale chiedeva di essere ammesso alla misura alternativa alla detenzione, che permette di trascorrere parte delle giornate fuori dal carcere lavorando e facendo altre attività per il reinserimento sociale. Nel motivare il no alla richiesta di Vallanzasca, ex capo della mala milanese degli anni ’70 condannato a quattro ergastoli e a 260 anni di carcere, il tribunale avrebbe fatto riferimento anche a una recente denuncia a suo carico per oltraggio a pubblico ufficiale.

La denuncia A fine dicembre scorso, infatti, il bel Renè mentre stava trascorrendo qualche giorno a Mondragone, grazie a un permesso, era stato denunciato dai carabinieri per essersi rivolto con offese e insulti ai militari che erano andati a controllarlo in albergo. "Non sono un detenuto da quattro soldi" avrebbe detto, stando al verbale dei militari. L’udienza relativa all’istanza era stata discussa alcuni giorni fa e Vallanzasca, che nei mesi scorsi ha visto bocciata anche una richiesta di liberazione condizionale, non si era presentato davanti ai giudici. Da alcuni mesi Renato Vallanzasca gode però del permesso al lavoro esterno, e può uscire per andare a lavorare in una pelletteria, per poi far ritorno la sera nel carcere di Bollate.

Il no La semilibertà, a differenza del lavoro esterno, non è un permesso, ma una misura alternativa alla detenzione, il cui fine è far

"rientrare in societa" il detenuto. La mancata concessione della semilibertà non è legata al fatto che per ottenerla si deve avere scontato la metà della pena. Vallanzasca ha comunque passato in galera già 38 anni.

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