Roma - Il governo ed il Pdl dicono no alla richiesta di Gianfranco Fini di modificare la durata massima di 75 giorni per poter effettuare le intercettazioni. Lo affermano il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri, il sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo ed il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, al termine dell’incontro a Palazzo Madama fra il Governo (presente il Guardasigilli Alfano) ed i senatori del Pdl.
Emendamenti approvati Via libera della commissione giustizia del Senato a 9 emendamenti della maggioranza su 11 al disegno di legge sulle intercettazioni. Respinti tutti i subemendamenti alle proposte della maggioranza. I due emendamenti della maggioranza non approvati, la norma transitoria sull’applicazione ai processi in corso e l’emendamento sulla violenza sessuale "di minore entita" sui minori, sono stati accantonati per essere esaminati dalla commissione martedì prossimo.
Fini riunisce i suoi uomini Il giorno dopo lo scontro al Senato, Gianfranco Fini riunisce nel suo studio a Montecitorio i suoi fedelissimi per fare il punto della situazione sul nodo delle intercettazioni. All’incontro erano presenti il senatore Andrea Augello, il vicepresidente del gruppo alla Camera del Pdl, Italo Bocchino e Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia di Montecitorio. Successivamente si sono aggiunti Fabio Granata, componente dell’Antimafia e Flavia Perina, direttore del "Secolo d’Italia".
Bocchino: questioni ancora aperte "Mi sembra che al Senato si sia fatto qualche passo avanti" ma "ci sono ancora questioni su cui riflettere che sottoporremo con spirito di collaborazione. Quali? Quelle che tutti conoscono". Così Italo Bocchino al termine della riunione a Montecitorio del gruppo di parlamentari vicini a Fini. "Vogliamo offrire delle riflessioni con un intento migliorativo del testo - aggiunge Bocchino - per evitare problemi successivamente. Il massimo sarebbe se il Senato approvasse il testo a larga maggioranza".
Bersani: ci metteremo di traverso "Ci metteremo di traverso più che possiamo, con tutti i mezzi che l’opposizione ha a disposizione, è una cosa insostenibile". Il segretario del Pd, pier Luigi Bersani, commenta così le ultime decisioni adottate dalla maggioranza in senato sul ddl intercettazioni. Il leader Pd è stato interpellato nel corso del ricevimento al Quirinale per la festa della Repubblica.
E ai cronisti che gli chiedono se è ipotizzabile anche l’occupazione dell’aula replica: "Spetta ai gruppi parlamentari la decisione delle strategie da adottare". E forse riferendosi ai rilievi espressi da Fini, conclude: "Vediamo se chi nella maggioranza ha avuto delle perplessità, ora avrà una posizione coerente, non sono mica noccioline".
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