Roger Federer non crede più nel suo angelo custode! Questa è l'ipotesi che azzardo tentando di trovare la ragione di un declino che molti imputano agli strascichi di una mononucleosi, a uninadeguata preparazione fisica o alla assenza di motivazione. Ieri, nella semifinale contro Djokovic, Roger ha vinto il primo per 6-3 e conduceva 3-1 quando sul Foro Italico si è abbattuto un temporale. Dopo la pausa per pioggia è ritornata in campo la sua controfigura. Ai colpi bellissimi e perfetti mancava il «killer instinct», la voglia assassina che caratterizza chi ha fame di vittoria. Djokovic ha pareggiato: 6-3. Stessa storia nel terzo, con Federer in fuga 3-1, 3-2 seguito da un break a zero sul proprio servizio. Sono quelli i momenti in cui i campioni alzano gli occhi verso il cielo in cerca di aiuto e lui non lo fa più! Grande l'attesa per la finale di oggi tra Djokovic e Nadal (vincitore su Gonzales 6-3, 6-3), ovviamente c'è il tutto esaurito. Oggi la stampa dovrà decidere a quale dei due finalisti assegnare il Premio Eleganza offerto da Compeed.
Ieri cena di gala al Villaggio con la consegna della racchetta d'oro a Tom Okker e a Conchita Martinez seguita da grandi festeggiamenti per le magnifiche ragazze della Fed Cup, l'equivalente della Coppa Davis, che finalmente ci regala una bella novità: la pace fatta tra Andreas Seppi e la Fit.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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