"Abbiamo il dovere di accogliere i migranti". La7 recluta anche gli spagnoli nella propaganda anti-Meloni

Lo scrittore Cercas ha spiegato a Corraudo Augias perché, secondo lui, l'immigrazione di massa "è un'opportunità" per l'Europa

"Abbiamo il dovere di accogliere i migranti". La7 recluta anche gli spagnoli nella propaganda anti-Meloni
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La questione dei migranti ha molte sfaccettature e dovrebbe essere affrontata sempre con il massimo pragmatismo possibile alla luce delle sue ripercussioni sulla società. Purtroppo, a sinistra manca totalmente il realismo nell'affrontare la questione, le si preferisce l'ideologia spiccia, che è sempre e solo teorica e non ha applicazioni, non ha visione e non riconosce le conseguenze dell'immissione di massa e senza regole di soggetti di diversa cultura in una società. Lo scrittore Javier Cercas è stato invitato da Corrado Augias per parlare anche di migranti, partendo dall'intervento che Papa Francesco fece 12 anni (nel 2013) da Lampedusa.

L'immigrazione, ha dichiarato Cercas, "è un tema politico. Il Papa non ha un potere politico grande, ha un potere prima di tutto spirituale e dopo morale. Questo è un problema grande per l'Europa... Ma non è un problema, è un fatto di tutti i tempi. E noi abbiamo bisogno di questi migranti, si deve dire. E si deve dire che abbiamo il dovere di ricevere questa gente. E questo è un dovere morale, che è quello che sta dicendo Papa Francesco (in realtà l'ha detto nel 2013, ndr). Tutto questo sangue, questa gente che muore ogni giorno nel Mediterraneo, che vuole arrivare alla prosperità. Tutto questo è orribile". Lo scrittore spagnolo nel suo intervento parla solo dei morti nel Mediterraneo dimenticandosi di quanti sono morti tentando di raggiungere la Spagna: si parla di oltre 10.4mila persone nel 2024, secondo Caminando Fronteras, che sono morte lungo la rotta verso le Canarie. Ne sono morte meno di 2500 nello stesso anno nel tentativo di raggiungere l'Italia. Tutti concordano che anche un solo morto sia di troppo, ma i numeri non mentono.

"Lui fa questo grido dall'inizio del suo mandato per dire che dobbiamo essere decenti, che l'Europa senza questo (senza i migranti, ndr) è morta", ha detto ancora Cercas. Augias ha appoggiato la teoria dello scrittore sottolineando l'inverno demografico italiano. "L'immigrazione non è un problema italiano o spagnolo, è europeo", ha ribadito Cercas, "e si deve affrontare così. Non può essere che quando c'è un'emergenza alle Canarie o a Lampedusa gli altri europei si smarcano. È un problema di tutti ma non è un problema: è un'opportunità. Abbiamo bisogno di questa gente e abbiamo un imperativo etico e morale di ricevere questa gente che muore in mare".

Cercas poi definisce il Papa un "radicale del Vangelo" che vuole tornare alla "chiesa primitiva" il che è un "pericolo", Cristo era "un pericolo. È morto nella croce, la morte più dura e c'è una radicalità enorme nel suo messaggio".

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