Adesso Grillo attacca Renzi: "Sei un sindaco fantasma"

Sul blog il comico attacca il sindaco rottamatore: "L'ebetino è sempre in giro mentre Firenze affonda nei debiti". E il rottamatore: "Non capisce nulla di economia"

Un attacco frontale, violento e deciso. Ovviamente non faccia a faccia, ma affidato alle parole in libertà sul blog. Beppe Grillo si scaglia duramente contro Matteo Renzi, candidato alle primarie del centrosinistra. "Il fantasma di un ex sindaco si aggira in una Firenze strangolata dai debiti - tuona il leader del Movimento 5 Stelle - da quando Renzi è in campagna elettorale per le primarie non si è mai presentato in Consiglio comunale". Immediata la replica di Renzi su Twitter: "Per dire che Firenze affoga nei debiti bisogna non capire nulla di nuoto oppure non capire nulla di economia. Beppe Grillo nuota bene".

Anche il sindaco di Firenze, il rottamatore per eccellenza della vecchia classe politica del Partito democratico, non affatto bene al comico genovese. Anche Renzi, agli occhi di Grillo, fa infatti parte di quella Casta da abbattere con ogni mezzo. Così, lungi dal voler servire un assist al segretario del Pd Pier Luigi Bersani che si trova in netta difficoltà davanti alla ventata di rinnovamento che il sindaco di Firenze sta cercando di portare in via del Nazareno, Grillo va alla carica pubblicando sul blog i numeri di Palazzo Vecchio dall'insediamento di Renzi, definito "l’ebetino di Firenze", al 10 ottobre 2012. Dati alla mano si passa dalle cinque assenze sulle 17 sedute del 2009 alle 25 assenze sulle 39 sedute del 2012. "Dal’inizio delle primarie, dal 13 settembre 2012, non è mai stato presente in Consiglio - scrive il comico genovese - forse il motivo per cui Renzi non si fa più vedere sono i debiti verso i fornitori che hanno eseguito lavori per il Comune, debiti pari a 98 milioni di euro. I fornitori, infatti, vorrebbero incontrarlo di persona". Anche qui il leader del Movimento 5 Stelle snocciola un lungo elenco di dati: "11 milioni circa sono di spesa corrente che andavano pagati a 90 giorni con ritardi ancora contenuti, 30 milioni sono di spesa in conto capitale (opere pubbliche) con ritardi che risalgono fino a giugno 2011. Per questi debiti sono stati emessi mandati di pagamento senza essere onorati. Per i restanti 56 milioni il Comune ha regolarmente validato le fatture senza saldarle perché mancano i soldi e si sforerebbe il patto di stabilità".

Sottolineando le difficoltà di molte imprese che lavorano con gli enti pubblici a farsi saldare i debiti contratti con le amministrazioni, Grillo sottolinea che un comportamento del genere rischia di essere "fatale" per qualsiasi impresa schiacciata dalla crisi economica e rinfaccia a Renzi di aver speso 40 milioni euro per abbellire strade e piazze. "Intanto a Palazzo Vecchio - conclude il post- sta arrivando una miriade di decreti ingiuntivi mentre Renzi si atteggia a premier e prepara la grande fuga in parlamento".

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