"Anche un prete che pecca...". La supercazzola di Bersani sul caso Soumahoro

Il deputato di Leu condanna il caso Soumahoro ma, pur di salvare le battaglie pro-migranti, spiega: "Può dare un messaggio giusto". Cattaneo (Fi) lo gela: "Predicate bene ma razzolate male"

"Anche un prete che pecca...". La supercazzola di Bersani sul caso Soumahoro

Una volta nella retorica di sinistra c'erano "i compagni che sbagliano". Oggi invece ci sono i preti che peccano. Non c'è più religione. Alla luce delle vicissitudini della suocera di Soumahoro, nel mondo progressista in molti si sono trovati a fare i conti con una vicenda impossibile da giustificare, ma al contempo con la necessità di ribadire il generale indirizzo politico di partito sul tema migranti. Così è accaduto anche a Pier Luigi Bersani, che in tv si è lanciato in un'acrobazia dialettica degna di nota pur di dare un ideale colpo al cerchio e uno alla botte. Per farlo, il fondatore di Articolo Uno ha utilizzato una metafora delle sue.

L'incredibile metafora di Bersani

Il caso Soumahoro - ha affermato Bersani a diMartedì - "è una roba sgradevolissima e brutta. Io però dico che nella Chiesa anche un vescovo e un prete che ha peccato può dare il messaggio giusto". Ferma condanna alle presunte irrogolarità, dunque, ma con una postilla politica non trascurabile: "Il messaggio giusto è che quella gente lì è sfruttata e sottopagata". Secondo il deputato di Leu, la vicenda che ha coinvolto indirettamente il collega di origini ivoriane avrebbe comunque qualcosa di buono da insegnare. Cosa, non è dato saperlo visto che - secondo le accuse - le persone vicine a Soumahoro avrebbero agito tradendo i principi propagandati invece dal sindacalista dei braccianti. Tale aspetto è stato sottolineato dal parlamentare di Forza Italia Alessandro Cattaneo, che a quel punto si è inserito del dibattito televisivo.

Lo scontro con Cattaneo

"Io di messaggio giusto nella vicenda di Soumahoro, col senno di poi, non ce ne vedo per niente. Io vedo invece che c'è una cooperativa gestita che sfrutta la gente...", ha rinfacciato il deputato azzurro, mettendo alle strette Bersani. E lui: "Benissimo, c'è uno sfruttatore in più...". Poco più tardi, il fondatore di Articolo Uno ha però ribadito la propria posizione sul fronte politico. "Con Soumahoro non buttiamo via il problema", ha ammonito. Ma la chiosa non è piaciuta al forzista Cattaneo, che è tornato a incalzare il proprio interlocutore. "Dopo questa vicenda in molti pensano che ci sia gente che lucra molto di più sulla povera gente con le cooperative finte, con lo sfruttamento, con una narrazione fatta per prendere in giro", ha affermato l'ex sindaco di Pavia.

"La sinistra si innamora delle proprie idee, della propria narrazione e non legge la realtà. Questo può valere una volta con la storia di Soumahoro, una volta coi teoremi di certa magistratura, una volta di come vi innamorate di mettere le tasse", ha attaccato ancora Cattaneo, mentre Bersani scuoteva la testa per dissentire.

Poi l'ultimo affondo del deputato azzurro al collega di Leu: "Lei Bersani mi ha spiegato come dovremmo essere portatori, rispetto alle banche, degli interessi dei piccoli. Poi però quando governa la sinistra succede come al Monte dei Paschi di Siena. Voi predicate bene ma razzolate male".

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