Gli annoiati intellettuali rossi si inventano un nuovo osservatorio contro Meloni

L'intellighenzia radical chic si è inventata il cossiddetto "osservatorio sull'autoritarismo", nient'altro che un movimento di critica al governo, seppur chiamato con un nome più accattivante

Gli annoiati intellettuali rossi si inventano un nuovo osservatorio contro Meloni
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Ora l'Italia ha il suo "osservatorio sull'autoritarismo", per chi ne sentisse la mancanza e fosse in qualche modo nostalgico. Ma dietro questo nominativo un po' edulcorato, si nasconde in realtà un comitato anti-meloniano di prima scelta, organizzato dell’associazione Libertà e Giustizia insieme alla casa editrice Castelvecchi. Chi ne fa parte? L'elenco è lungo, tra i più noti si possono citare Alessandro Barbero, Donatella Di Cesare, Luigi Manconi, Vito Mancuso, Michela Marzano, Tomaso Montanari e Gustavo Zagrebelsky. A rivelarlo è il quotidiano Libero, che ha potuto leggere il manifesto costitutivo dell’osservatorio in cui si parla di erosione dello "spazio democratico".

Un leit-motiv noto da parte dei groupies della sinistra politica, che nel manifesto dedicano un passaggio alla "criminalizzazione del conflitto, l’incattivimento dei linguaggi, la compressione della libertà di espressione e manifestazione". Il riferimento, nemmeno velato, è al dl Sicurezza, che nonostante la propaganda stia tentando di trasformarlo in uno strumento repressivo, altro non è un miglioramento della normativa già in vigore, che vieta le aggressioni agli agenti e che impone, per ragioni di sicurezza, la comunicazione della manifestazione. Eppure, ciò che in qualunque altra parte del mondo, dove si vede di ben peggio, verrebbe visto come uno strumento di tutela democratica, per la sinistra diventa uno strumento di repressione. Secondo i "dotti" che hanno firmato il documento, ci sarebbe in Italia "un’ideologia della sorveglianza che si vorrebbe pervasiva in scuole, università, esercizi pubblici e luoghi di lavoro. Un’ipertrofia punitiva che introduce ogni giorno nuovi reati e fattispecie di reato, per un totale di 417 anni di carcere aggiunti nell’ordinamento giuridico penale nei soli primi due anni di governo dell’attuale maggioranza".

Ed ecco che in questo passaggio il comitato esce allo scoperto e si svela per quello che è: l'osservatorio anti-governativo. Infatti, in un passaggio successivo spiegano, dall'alto piedistallo sul quale si sono posti, di essere preoccupati dalla "palese insofferenza dell’esecutivo nei confronti dei limiti che la Costituzione pone all’esercizio del potere; la costruzione di riforme lesive della democrazia parlamentare, della Presidenza della Repubblica, del bilanciamento e della separazione dei poteri, dell’autonomia della Magistratura".

Il cosiddetto "osservatorio dell'autoritarismo" altro non è che l'ennesimo gruppetto di intellettuali di sinistra che vuole dire al governo eletto dal popolo come deve governare, ovviamente senza avere un mandato elettorale, nella convinzione di avere maggiore capacità per farlo. Come si chiama questa?

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