"C'è chi vuole cacciare mio padre dalla politica per fare i propri interessi. C’è la volontà di eliminare il leader di una coalizione. È questa lobby, non mio padre, a bloccare l’Italia. Non è mio padre a tenere in scacco il Paese. È un certo sistema di potere che lo sta facendo". Barbara Berlusconi difende così il Cavaliere dalle accuse.
In un'intervista a il Messaggero e il Mattino, la consigliera d'amministrazione del Milan si sfoga: "Dire che siamo amareggiati è dire poco. La storia di mio padre e della mia famiglia non è quella di un pugno di evasori fiscali. È quella di un gruppo che dà lavoro a migliaia di persone. Mio padre l’ha creato con fatica. Non con comportamenti criminali". Secondo lei, il Cavaliere è stato invece incastrato da "un gruppo di potere, un sistema molto influente, con interessi molto forti e non solo economici". Una situazione, quella raccontata, che ricorda altri tempi: "Abbiamo fatto tanto per uscire dal totalitarismo e adesso? Anche nelle dittature si cerca di distruggere l’avversario per via giudiziaria", osserva la terzogenita di Berlusconi, "Dicono che la legge è uguale per tutti ma non mi pare che Berlusconi sia trattato come gli altri".
Parlando dei cosiddetti falchi, che nel partito si contrappongono alle colombe, commenta: "In questi casi qualcuno pronto a strumentalizzare non manca mai".
Ma escluta che la sorella Marina possa scendere in campo: "È una manager, lei è molto legata alle aziende e le aziende hanno molto bisogno di lei. Nelle riunioni di famiglia non mi pare si sia mai parlato di un suo progetto politico. E poi, vogliamo che facciano a mia sorella quello che hanno fatto a mio padre?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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