
Noi che ci riteniamo persone educate, abbiamo sempre sostenuto ogni tentativo di rendere il mondo più inclusivo. Ma sull'asterisco per la gender equality crollerebbe qualsiasi gentiluomo... Ed è il motivo per cui ieri abbiamo letto con piacere misto a disinteresse la circolare inviata a tutte le scuole dal ministero dell'Istruzione per accantonare l'asterisco e lo «schwa» dalle comunicazioni ufficiali perché mettono a rischio la chiarezza della comunicazione. Bene. Ora estendiamo l'idea anche alle università.
Comunque, quando il deputato del Pd Federico Fornaro ha letto la notizia si è messo a piangere. Speriamo non vietino anche i capelli colorati.
Peraltro, come già sostenuto dall'Accademia della Crusca, dalla Treccani e da tutti i linguisti non fanatici, asterisco e «schwa» - per quanto ideologicamente corretti - sono scorretti grammaticalmente, ostacolano la leggibilità, sono corpi estranei dentro la lingua e il loro suono è sconosciuto. Compito della scuola è educare al rispetto della diversità, certo. Ma senza violentare la grammatica.
Tentativi di intervenire su una lingua in modo artificiale ci sono sempre stati lungo i secoli. Tutti falliti. Le lingue non cambiano perché lo decide la comunità Lgbtq. Lo fanno in modo naturale. E con calma. Molta calma.
E per il resto, Car* amic*, introdurre
forzatamente l'uso di orrendi segni grafici in una lingua perfetta come l'italiano, non è imporre il pensiero di una minoranza a una maggioranza? Cioè esattamente il contrario di quella parità e rispetto che tanto elogiate?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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