Anche Ilaria Salis ha scritto un libro. Edito da Felitrinelli, "Vipera" è la prima fatica letteraria di Ilaria Salis, che ripercorre il periodo di detenzione in Ungheria fino alla scarcerazione, avvenuta in conseguenza dell'elezione nell'europarlamento. "Vipera è la prima parola ungherese che ho imparato in ungherese. Non appena sono arrivata in questura mi sono ritrovata sommersa da sonorità che non riuscivo nemmeno a catalogare. Eppure questa parola , 'vipera', che continuavo a sentir ripetere, attirava la mia attenzione, forse perché ero incuriosita dalla parola italiana che suona esattamente nello stesso modo", dice Salis nel video di presentazione del volume pubblicato dalla casa editrice.
"Pensavo che gli agenti in qualche modo mi stessero insultando e l'avessero con me. Poi, invece, dopo ore, all'arrivo dell'interprete c'è stata la grande rivelazione: vipera, in ungherese, significa 'bastone telescopico'. Quindi non si riferivano a me ma all'arnese che avevano pensato bene di infilarmi nel marsupio mentre ero ammanettata di fianco al taxi", prosegue Salis. L'europarlamentare, quindi, nega che quel bastone fosse suo ma nella sua versione è stata la polizia ungherese a metterglielo tra gli effetti personali per "incastrarla". Una versione di cui, almeno per i prossimi 4 anni, non si potrà avere riscontro, visto che Salis ha deciso di difendersi dal processo, e non nel processo, aggrappandosi al benefit dell'immunità parlamentare che le viene garantita con l'elezione a Bruxelles.
"Anche nei mesi successivi, in carcere, per me era molto difficile capire cosa mi succedeva intorno. Eppure, quando sentivo ripetere 'vipera' sapevo che le guardie stavano parlando di me", prosegue Salis. Non è chiaro per quale ragione gli agenti avrebbero dovuto riferirsi a lei con quel termine, se ha il significato da lei indicato. Ma tant'è, Salis ha deciso che quello sarebbe dovuto essere il nome del suo primo libro. Schierandosi apertamente dalla parte di Salis, Feltrinelli nella scheda libro parla di "un processo ingiusto, con una sentenza già scritta, e il rischio di essere nuovamente arrestata. La storia di Ilaria Salis è un manifesto di resistenza e speranza, un grido di libertà contro ogni oppressione".
Dimostrando di avere abbastanza tempo libero a sua disposizione per dedicarsi ad attività extraparlamentari, oltre a scrivere il libro, Salis ultimamente si sta dedicando alla stesura di "editoriali", così come chiama lei il testo pubblicato su Euobserver in cui attacca Meloni e il governo per il caso Albania. Per Salis, chiunque prenda il mare proviene da un luogo "non sicuro", quindi su questo presupposto basa la sua teoria secondo la quale chiunque dev'essere fatto entrare. Un presupposto che non trova terreno fertile nemmeno nelle decisioni dei giudici, che in molti casi hanno negato che i migranti provenissero da Paesi "non sicuri" ma hanno concesso protezione per motivi diversi, come il fatto di aver accumulato debiti nel Paese di origine. "Al di là dei guadagni politici che il governo di Meloni spera di raccogliere da questa trovata propagandistica, gli unici beneficiari economici sono i profittatori aziendali", scrive Salis.
Ma nel mezzo della sua invettiva anticapitalista, no-border e pro-migranti, è sorprendente some l'europarlamentare sia riuscita a parlare ancora una volta di sé. "Più a lungo esiste questo accordo, più tutti i nostri diritti sono a rischio. Come qualcuno che è stato imprigionato dal governo più autoritario dell'UE con accuse inventate, conosco fin troppo bene i pericoli coinvolti nelle politiche che rinchiudono le persone senza un giusto processo", scrive Salis. D'altronde, lei è arrivata al parlamento europeo per salvarsi, il suo unico argomento è quello. Le hanno fatto campagna elettorale puntando sulla richiesta di scarcerazione.
E oggi che l'Ungheria, membro dell'Unione europea di pari dignità rispetto agli altri Paesi, chiede la revoca dell'immunità, lei è alla disperata ricerca di tesi che supportino le ragioni per le quali quel privilegio non le debba essere levato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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