Il Censurigno è un animale leggendario che, se fosse riuscito ad approvare la “Legge Zan”, avrebbe condannato all’ergastolo il Generale Vannacci.
Il Censurigno è un essere mitologico di cui si sottovaluta la pericolosità in quanto il suo veleno può essere potenzialmente letale. Non tutti ricordano il dibattito sul Censurigno che fece il possibile per avviare una legge che introduceva il "reato di opinione" se ritenuta discriminatoria nei confronti delle scelte sul sesso, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. Per quanto riguarda le pene, il Censurigno prevedeva, con la “Legge Zan”, la reclusione fino 18 mesi o una multa fino a 6.000 euro per chi avesse commesso o istigato a commettere atti di discriminazione, il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi avesse istigato a commettere violenza. All’epoca del dibattito sulla “legge Zan”, forse in pochi compresero la portata devastante della norma se fosse stata approvata, ma le polemiche sul libro “Un mondo al contrario” del Generale Vannacci gettano luce su una legge liberticida.
Immaginiamo che le affermazioni del Generale vengano ritenute la causa di atti discriminatori e dunque perseguibili. L’opinione del Generale che l’omosessualità debba essere del tutto lecita, ma rimanere relegata alla sfera della sessualità e non entrare in quella della famiglia gli potrebbe costare un bel 6mila euro di multa di avvertimento. Ma il Generale non ci sente e rincara la dose e si interroga sul carattere di “normalità” e “naturalità” dell’omosessualità. Afferma che per calcolo statistico si possa appurare che l’omosessualità non sia la norma, ma che costituisca una eccezione ed inoltre che l’omosessualità, pur essendo presente in natura, è assente come modello familiare. Il Censurigno, che lo aveva avvertito con la precedente multa, questa volta decide di punirlo con 18 mesi di galera. Il Generale, che è un duro, non si piega e dalla sua cella, descrive l’azione di una lobby per diffondere e normalizzare le pratiche omosessuali, con obiettivo finale i matrimoni e la genitorialità.
Il Censurigno perde la pazienza, decide che tali affermazioni siano state la causa di un atto di violenza di un balordo nei confronti di una coppia di omosessuali e condanna ad altri 6 anni il Generale Vannacci che si è permesso di esprimere, giusta o sbagliata che sia, la propria opinione.Quindi non fidatevi del Censurigno e quando un giorno tornerà a proporre leggi Zan, non pensate che siano innocue, perché l’opinione che non piace al Censurigno potrebbe essere la vostra.
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