Illustre Professor Zagrebelsky, perché fu «volgare, violento e miserabile » chi disse la verità su Norberto Bobbio e il regime fascista? Era una polemica chiusa con la scomparsa di Bobbio, l’avevamo tutti seppellita nel rispetto che si deve ai defunti. E invece lei, recensendo il carteggio di Bobbio con Garin, riattizza su La Repubblica quella brutta pagina. Ma brutta per Bobbio, come lui stesso ebbe l’onestà intellettuale di ammettere (ebbi con lui un denso carteggio).
Pensate, il Papa laico dell’antifascismo, che presiedeva la Laica Inquisizione per negare dignità a chi esprimesse culture conservatrici, tradizionali, di destra, oltre che fasciste, proprio lui, era iscritto al Partito fascista, aveva avuto in pieno regime la cattedra universitaria neanche a trent’anni, si era raccomandato con lettere al Duce e ai gerarchi fascisti, di cui poi si è giustamente vergognato, ma solo dopo che altri le avevano portate alla luce; aveva giurato fedeltà al fascismo anche dopo le leggi razziali e in piena guerra. Perché solo per lui dovrebbe valere l’alibi che «le dittature corrompono» e non per quanti in buona fede, pagando di persona, a quelle idee credettero sul serio?
Non si rende conto, professor Zagrebelsky, che in questo modo offende non solo Gentile e quanti restarono fascisti nella cattiva sorte, ma anche gli
undici professori che si rifiutarono di giurare fedeltà al regime fascista, Vittorio Foa e quanti non scesero a patti col regime ma fecero la galera per il loro antifascismo? Professore, sarebbe stato più elegante l’oblio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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