Non sembra neppure d'esserein Italia, tanto l'avvenimento appare prodigioso: ancora ottocento metri di asfalto, nella zona di Caravaggio, e poi l'autostrada Bre-Be-Mi sarà ultimata.
In sè sembrerebbe una notizia da Onda Verde, o giù di lì, in realtà va rimarcata a caratteri giganteschi perchè una volta tanto il nostro Paese, in particolare la Lombardia, può legittimamente andare orgoglioso di un'infrastruttura strategica.
Sì, torna una volta tanto un miracolo italiano. Anzi due. Il primo sta nel fatto - innovativo, rivoluzionario - che questa autostrada importantissima, perchè consentirà al grande traffico da est a ovest nel Nord Italia di saltare l'imbuto della A4 tra Brescia e Milano, proprio questa autostrada attesa per tanti anni si è finanziata in completa autonomia, cioè senza pietire un solo euro alle stremate casse statali.
E poi c'è il secondo miracolo, forse ancora più clamoroso: programmata per essere aperta nel giugno 2014, già oggi è possibile dire che questa data sarà rispettata in pieno, praticamente un inedito nella lunga e penosa storia delle infrastrutture italiane (il pensiero, mestamente, corre subito alla signora di tutte le interminabili, la Salerno-Reggio Calabria).
Fortemente voluta dall'imprenditoria locale, fortemente appoggiata dalla passata giunta Formigoni, che tra tanti chiaroscuri ha comunque compreso subito l'importanza del caso, la Bre-Be-Mi smette così di essere un sogno e diventa vera realtà. Nell'85 per cento del suo tracciato sono già pronti persino i cartelli stradali, per dire come ormai l'opera sia già completamnte percorribile, con tanto di svincoli e cinture di collegamento con i paesi della zona.
Il conto alla rovescia parte da meno ottocento, quanti sono i metri dell'ultimo tratto.
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