New YorkUn «normale» week-end americano con due stragi efferate di innocenti, che si sono susseguite nel giro di poche ore. Dieci morti ammazzati, due famiglie sterminate: una a New York, nel quartiere di Brooklyn, dove quattro bambini di età compresa tra i 18 mesi e i nove anni e lo loro mamma di 37 anni sono stati massacrati sabato notte a coltellate o forse con un machete da un loro cugino con problemi psichici, che ospitavano in casa.
A Phoenix in Arizona, un'intera famiglia (i genitori, i due figli e anche i loro due cani), sono stati massacrati con una quarantina di colpi di fucile da un vicino, forse esasperato per l'abbaiare dei due animali e dal fatto che non erano mai legati al guinzaglio, ma liberi di muoversi nei giardini privati dell'intero vicinato. Il killer, che possedeva legalmente l'arma da fuoco, nonostante avesse dei problemi comportamentali e una natura violenta, si è poi suicidato con lo stesso fucile sparandosi in gola, mentre aspettava l'arrivo dei poliziotti chiamati da un altro vicino che temeva di fare la stessa fine.
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