Il Lazio al voto il tre febbraio? Un'idea che al ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, piace poco. Sarebbe molto meglio, a suo dire, che la regione votasse insieme a Lombardia e Molise.
Il discorso è per lo più economico. "La decisione del tribunale amministrativo di far votare per le Regionali nel Lazio il 3 e il 4 febbraio 2013 pone dei problemi molto gravi". Che - sottolinea il ministro, riportato dal Corriere - sono più che altro "economici".
Se si votasse il tre, "l’ultima fase della raccolta di firme coinciderà con il periodo delle festività natalizie e del Capodanno. Questo vuol dire che il procedimento di esame e di ammissione delle liste si dovrà fare il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, quando gli uffici sono chiusi".
Il primo problema è proprio quello della coincidenza con le festività. "Tenendo conto degli straordinari che dovremo pagare a tutti i dipendenti presenti, si tratta di un aggravio di spesa esorbitante, anche perchè non ci si riferisce soltanto ai dipendenti del Viminale e delle prefetture, ma pure a quelli della Corte d’appello dove ha sede la Commissione centrale elettorale". E con un obiettivo primario che rimane "quello di contenere la spesa" una scelta del genere pare impensabile.
Al di là della questione meramente economica, il rischio è "che si crei un grave vulnus all’esercizio del diritto di elettorato passivo, con il rischio che alcune forze politiche possano addirittura essere costrette a non partecipare". Perché molti elettori potrebbero non essere rintracciabili, come anche gli ufficiali necessari ad autenticare le firme.
"Decideremo cosa fare", conclude la Cancellieri. Che oggi della questione parlerà in Consiglio dei ministri. E si terra conto anche del fatto che "sarebbe opportuno far votare contemporaneamente il Lazio, il Molise e la Lombardia".
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