Stop ad attenuanti e sconti: i criminali che rubano nelle case degli italiani devono finire in galera. La Lega accelera sulla norma “blocca ladri” che prevede un inasprimento delle pene per garantire la galera senza sconti ai malviventi: il partito guidato dal vicepremier Matteo Salvini ha già depositato un ddl ed è pronta anche a inserirlo in un primo provvedimento ad hoc.
L’obiettivo del Carroccio è quello di archiviare la stagione delle norme tolleranti, che spesso attirano in Italia anche malviventi dall’estero. I dati Istat citati nel ddl non lasciano grandi margini di interpretazione: nel 2023, le vittime di furti in abitazione sono state l'8,3 per 1.000 famiglie (erano il 7,6 nel 2022); sono state vittime di borseggi 5,1 persone ogni 1.000 abitanti (erano 4,6 nel 2022). Gli italiani si sentono sempre più insicuri e la cronaca nera di quasi tutte le province italiane "è oramai quasi quotidianamente impegnata nel racconto di furti in abitazione, che a volte avvengono anche con le persone presenti in casa, e di un altro reato quale quello di furto con strappo, che spesso colpisce persone particolarmente fragili".
La risposta al grido di aiuto dai cittadini deve arrivare in tempi rapidi, ha evidenziato la Lega, che per questo motivo ha deciso di intervenire con la norma “blocca ladri”.
Con questo provvedimento si aumentano le pene previste e si introduce l’arresto in flagranza differita, previsto dall’articolo 382-bis del codice di procedura penale, anche al reato di furto in abitazione previsto dal comma 1 dell’articolo 624-bis del codice penale, ovvero si propone di considerare in stato di flagranza chi, sulla base di documentazione video fotografica o di altra documentazione legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, abbia compiuto un furto in una abitazione, sempre che l'arresto sia compiuto entro le quarantotto ore dal fatto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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